Ci sono molti modi per viaggiare.
A me piace viaggiare varcando i confini in punta di piedi, aguzzando le antenne sensitive e facendomi contaminare. Amo scambiare odori, parole, fatiche, banalità, ritmi e sapori nei luoghi in cui vado, accorgendomi che ci sono altri punti di vista, altre angolazioni da cui guardare i fatti della vita, altri modi di arredare le case, altri modi di nutrirsi, altri modi di stare con i bambini, altri modi di pensare. Ogni volta che viaggio è come se si aprisse una finestra e il contatto con cose che non appartengono alle mie abitudini mi illumina.
La doula è una viaggiatrice: quando arriviamo al cospetto di una donna, di un bambino che è appena nato, quando entriamo in una casa e incontriamo chi la abita, noi varchiamo un confine.
Per questo mi piacciono molto le parole di Bridget Baker che abbiamo scelto in apertura del percorso di Mammadoula per diventare doula:
"All'inizio della nascita di Doula UK, tra le doule e le formatrici c'è stata un'ampia discussione su quanto tempo ci volesse per preparare una donna ad essere doula. La risposta è molto semplice: non si finisce mai!
Purtroppo la parola e il concetto di 'formazione' implicano l'idea che una donna che segua un corso per doule della durata di qualche giorno acquisisca, in così poco tempo, tutte le conoscenze e tutte le competenze necessarie a lavorare con una coppia che sta attraversando un momento così delicato come la nascita di un figlio.
Essere doula significa essere una viaggiatrice. Lungo la strada, la doula incontra altri viaggiatori (le madri che supporta) e poi ognuno continua a camminare lungo la strada della propria vita. In particolare pensiamo che quando parliamo di doula di parto questo implichi un "essere" non un "fare". Le doule sono allieve, sono esploratrici, sono guide, amiche, condividono - e così via. Non è possibile aiutare e rafforzare gli altri senza un'apertura verso lo sviluppo e la crescita umana.
La cosa assolutamente più importante nell'educazione di una doula deve essere una concentrazione profonda e un'attenzione sulla consapevolezza di sé. Ogni donna che inizi a pensare di fare la doula deve spendere molto tempo a riflettere."
Il lavoro preparatorio è stato intenso e serrato: stesura delle linee guida del percorso, messa a punto degli obiettivi e del programma, scelte grafiche, discussione di ogni singola parola, è più bello così oppure è più bello colà, ho trovato un errore, quel link non funziona, whatsapp e Skype a manetta, ho trovato un altro errore, così come ti sembra?, pagina facebook arroventata dal gran lavorio.... insomma, non ci siamo risparmiate. Ora siamo soddisfatte e possiamo dormire il sonno dei giusti.
Il percorso di base è articolato in nove incontri (nove weekend). Dopo questo primo passo si ottiene il diploma e dopo il tirocinio si ottiene la qualifica di Mammadoula. Per mantenere questa qualifica sarà necessario proseguire con quello che abbiamo chiamato apprendimento continuo. Ci teniamo a sottolineare che a tal fine incoraggiamo fortemente lo scambio con altre realtà, attraverso la frequenza a workshop e convegni organizzati da altre associazioni o altri gruppi che lavorano, magari da decenni, nell'ambito del percorso nascita e della crescita personale.
Sì, è stato proprio così...e all'inizio inizio sul tavolo di lavoro non mancava mai la cioccolata.
RispondiEliminaNon abbiamo certo sofferto di senso di carestia......... decisamente no
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