martedì 3 gennaio 2012
Un po' di poesia, please...
In un sito web per mamme, quasi mamme, future mamme, ho trovato un test che servirebbe per capire se sei pronta oppure no a fare il fatidico passo: diventare madre. Le domande erano del tipo
“Sei pronta ad alzarti tutte le notti ogni due ore? Ti senti pronta a fare lavatrici e pulire continuamente?
Sei pronta ad avere le smagliature? Sei una che perde la pazienza? Sei pronta al fatto che tuo figlio potrebbe cambiare così tanto, un giorno, da sembrarti un'altra persona?”.
I risultati possibili del test sono tre, che designano una madre di categoria A super, una di categoria B normale, e una di categoria C “non pronta”.
Poco prima avevo letto un rapporto statistico sulle nascite di figli non programmati e il commento di Alessandra Graziottin:“Quando i figli non sono pensati, la donna non riesce a vivere la cosiddetta gestazione psichica necessaria come quella biologica per prepararsi alla nascita”.
Evviva la contraccezione, per carità non voglio essere fraintesa. Evviva la maternità consapevole, evviva anche la pillola del giorno dopo, estremo anticoncezionale.
Però cerchiamo di non esagerare con questa programmazione ad ogni costo, come fosse l'unica garanzia per una buona maternità. La vita è fatta anche di imprevisti, di capacità di adattarsi al non programmato, di piacere della sorpresa, di duttilità psichica. La vita è fatta anche di rischi e pericoli dietro l'angolo, e se gestiamo le cose solo come fossimo ragionieri, dove troveremo la forza di affrontare gli imprevisti?
Una ventata di poesia, talvolta, accanto alla manualistica, farebbe tanto bene.....
...
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