lunedì 11 febbraio 2013

Sciopero sale parto



Domani 12 febbraio sarà il giorno dell'annunciato sciopero delle sale parto, che vedrà ostetriche e ginecologi congiunti.
Non voglio assolutamente entrare nel merito delle motivazioni nè delle modalità della protesta, tutto è stato ampiamente discusso. Da assoluta esterna, non ho nemmeno sufficienti conoscenze per entrare nel merito, e comunque non mi permetterei mai di farlo.
Però qualche domanda me la faccio....
Saranno garantite la continuità delle prestazioni indispensabili e l'assistenza alle urgenze. Dunque non verrà dato corso alle attività programmate e si stima che questo porterà ad un totale di circa 1.100 interventi nei reparti di ostetricia e ginecologia che dovranno essere rinviati. Verranno fermate anche le attività dei consultori familiari e di tutti gli ambulatori ostetrici del territorio, dove non verranno effettuati esami clinici, visite specialistiche ed ecografie. Un bel disagio, non c'è che dire.
Ma torniamo alle sale parto. Molti giornali hanno titolato la notizie con cose tipo "vietato nascere il 12 febbraio". Un momento, non diffondiamo notizie false e tendenziose, atte a creare reazioni di panico.... se un bambino vorrà nascere domani, cominciando fin dall'alba a dare segni di impazienza, potrà farlo. La mamma andrà in ospedale, le ostetriche non l'abbandoneranno (prestazioni indispensabili) e interverranno solo in caso di effettiva necessità (assistenza alle urgenze).
Ah davvero....? Interverranno solo in caso di effettiva necessità? Perchè invece di solito cosa può succedere in sala parto?
Nel comunicato stampa della  Federazione Nazionale Collegi Ostetriche leggo "La Fnco ha sempre sostenuto la necessità di separare il percorso fisiologico da quello patologico della nascita, con il duplice obiettivo di migliorare l’appropriatezza delle cure e di abbattere i costi connessi all'eccessiva
medicalizzazione".
Devo dedurne che domani sarà anche il giorno in cui in sala parto  le ostetriche potranno dare una dimostrazione pratica di questa necessaria e auspicabile separazione......?
Stamattina Barbara Siliquini ha diffuso un video molto chiaro su questo tema
CLICCA QUI PER VEDERLO

14 commenti:

  1. Certo è naturale che una doula non possa comprendere il significato della frase: "garantiremo l'intervento solo nelle situazioni davvero necessarie"; cercherò in quanto ostetrica di fare chiarezza su questo concetto così da evitare che possano essere prodotte ulteriori canzoncine dal contenuto ricco di cattive informazioni.
    Esistono dei casi, in cui la gravidanza non è fisiologica o banalmente la posizione del bambino richiede che venga effettuato un cesareo (ad esempio la presentazione podalica di cui sicuramente anche lei avrà sentito parlare).
    in tutti questi casi, e anche quando ad esempio è necessario indurre il parto perchè la mamma ha delle patologie è necessario che si facciano degli interventi (dall'induzione del travaglio al taglio cesareo); il giorno dello scipero non verranno effettuate nè induzioni, nè tagli cesarei, che verranno rimandati o se per situazioni o patologie gravi anticipati di un giorno.
    l'episiotomia, la manovra di kristeller e l'applicazione della ventosa invece non subiscono in nessun modo lo sciopero, dal momento che non possono nè essere anticipati nè rimandati e soprattutto visto che sono interventi atti a risolvere situazioni con un andamento critico e soprattutto imprevedibile.
    detto questo, le ostetriche saranno disponibili come sempre per le mamme che avranno bisogno di loro, pronte a sostenerle ed aiutarle nel travaglio e nel parto. Bisogna smetterla di dare atto a inutili polemiche e di voler fare allontanare la donna dalla vera professionista e amica della gravidanza che è l'ostetrica.

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    1. Sì, ok non si agiti. Le madri cercano il sostegno delle ostetriche non questo trattamento di sufficienza.
      Lei parla giustamente di patologie e podalici, ma ha letto di che percentuali si parla? Quanti bambini nascono mediamente in Italia ogni giorno? 1500 più o meno? com'è possibile che 1100 di questi siano programmabili, anticipabili, posticipabili... 1100 significa circa il 70% del totale, siamo fuori da qualunque logica!
      Lei si irrigidisce sulla difesa del suo ruolo ma finchè il parto sarà visto come un esercizio di potere saremo ancora molto lontane dalla soluzione dei nostri (di mamme) e dei vostri (di operatori) problemi, legati a doppio filo, perchè ricordiamocelo, libertà e potere vanno a braccetto con l'assunzione di responsabilità.
      Anche questa crociata di certe ostetriche contro le doule, sinceramente, non fa onore alla categoria. Se a noi donne si riconoscesse una buona volta la libertà di decidere da sole, scegliere da sole, senza bisogno di "affidarsi" a chicchessia ma solo di avere informazioni complete, corrette e disinteressate... allora forse non ci sentiremo più delle prede da spartire.
      Noi mamme contiamo davvero tanto sulla vicinanza delle ostetriche, certi commenti spiacciono, la prima capacità di una brava ostetrica dovrebbe essere quella di ascoltare... ma lei non ce la fa nemmeno per tre minuti di "canzoncina", evidentemente (chissà quanto dolore c'è, dietro quella canzoncina, se lo è domandato?)
      Grazie invece a Marzia per il bell'articolo, per il video (che mi era arrivato già per altre vie) e per la lucida analisi.
      Una mamma in cammino

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    2. E' molto triste parlare di "prede da spartire" e soprattutto sbagliato visto che la maggiorparte delle ostetriche che conosco lavora in ospedale e non viene retribuita a cottimo. Penso che le ostetriche stiano solo cercando di difendere la loro professione da abusi concreti, eventuali o futuri. Ho partorito lo scorso mese e mi sono fatta seguire da un ostetrica (una cara amica), mi ha accompagnata in gravidanza, emotivamente e praticamente, con lei ho fatto il corso preparto e un mini corso sull'allattamento. al parto lei c'era e anche se non ha fatto nascere lei la mia bimba, mi teneva la mano e mi aiutava a non mollare incoraggiandomi. SE non fosse stato per lei avrei ceduto al desiderio dell'epidurale e invece ce l'ho fatta con le mie forze! Leggendo i blog di varie doule mi rendo conto che propongono di fare esattamente quello che Giovanna (la mia ostetrica) ha fatto per me e mi chiedo allora se esiste davvero una sovrapposizione tra loro. Io sono un infermiera e da poco anche mamma ma non ce la farei a seguire un altra donna in gravidanza e tanto meno al parto! ci vuole un enorme sensibilità e pazienza e tanta capacità di comprensione e previsione.

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  2. Grazie della risposta.
    Dunque, se ho capito bene, verranno garantiti gli interventi di assistenza necessari, mentre non verranno effettuati cesarei o induzioni rimandabili.
    Per chiarezza, il video non è stato fatto da doule, ma da un gruppo di mamme di partonaturale, che non conosco. E' un video che circola sul web.

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  3. forse un po' di fiducia in più e meno voglia di trovare un appiglio a tutti costi per fare polemica contro i sanitari sarebbero la soluzione a queste incomprensioni.

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    1. Se ci chiedete fiducia, dovete essere pronti anche a darcene.
      Se invece chiedete una delega in bianco, non vi stupite che poi vi si attribuisca ogni responsabilità.

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  4. marzia bisognin sei un'impbecille! Cortesia..

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  5. cara/o anonima/o che mi dai dell'impbecille, se hai il dono della parola spiegati meglio, altrimenti astieniti. Grazie

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  6. Sempre a fare della polemica. Tutte le categorie scioperano, quidni hanno il diritto di farlo anche ginecologi e ostetriche, pur garantendo le prestazioni necessarie e rimandando quelle procrastinabili-....un bel disagio, non c'è che dire...? Oh che strano, non è questo lo scopo di uno sciopero?!
    "Le madri non meritano un trattamento si sufficienza"...neanche le ostetriche che si sono fatte il culo per anni(scusate la volgarità) e che poi vengono considerate peggio delle doule perchè "le doule sanno ascoltare, ti trattano bene e ti sostengono"...Provate a non pagarle...Oppure fatevi qualche notte in ospedale con un bambino che urla lontano da sua madre nei corridoi perché la doula ha deciso che la donna ha bisogno di riposo e CHICAZZO(riscusate la volgarità) se ne frega se il bimbo ha fame ("non potete dargli l'artificiale?") o se mandiamo a ramengo il bonding , l'attaccamento, l'avvio dell'allattamento(ma le doule lo sanno cos'è?!?!!).
    " la prima capacità di una brava ostetrica dovrebbe essere quella di ascoltare... ma lei non ce la fa nemmeno per tre minuti di "canzoncina", evidentemente (chissà quanto dolore c'è, dietro quella canzoncina, se lo è domandato?)" Me lo sono domandato e l'ho provato, 3 volte, di cui una volta perdendo il bambino. Non so se so ascoltare, ma vedo che le donne tornano volentieri.. Come per ogni essere umano c'è chi è più bravo e chi no. C'è chi lo fa per passione e chi per soldi. Allora lo sbaglio non è più dell'ostetrica che ti assiste in turno e che magari non ti ascolta, ma di chi l'ha fatt aarrivare lì. E magari quell'ostetrica "stronza", per qualcun'altra sarà la Mano Santa, perché NON TUTTE SIAMO UGUALI!
    Per cortesia, ve lo chiedo DA ESSERE UMANO, neanche da mamma , biologa,ostetrica e donna incazzata , NON FATE di un erba un FASCIO. Perché ovunque c'è la persona che non ci va a genio. Potete scegliere se fare un parto in ospedale con l'ostetrica, affidandovi alla sorte del turno,a casa con l'ostetrica con cui andate d'accordo, potete decidere di farvi seguire solo dal ginecologo, solo dalla doula..Ma per favore,prima di tutto, informatevi per cosa è MEGLIO per la vostra salute. Ma informatevi sul serio, non pagate qualcunoper farvi dire quello che volete sentirvi dire..Perché poi quando succedono i casini e gli eventi tragici tutti a far causa invece di assumersi ognuno le proprie responsabilità. Come diceva l'Anonimo poche righe sopra : "Se ci chiedete fiducia, dovete essere pronti anche a darcene.
    Se invece chiedete una delega in bianco, non vi stupite che poi vi si attribuisca ogni responsabilità". Ma non solo per le professioni sanitarie, per tutto e per tutti gli altri "mestieri".
    Speriamo in tempi migliori.
    Simona.
    ps: scusate se ritorno sull'argomento, la mia non vuole essere una corciata contro le doule, però c'è una cosa che mi fa ridere. OGNI GIORNO arriva una mamma ESASPERATA dai consigli della nonna, della zia, della mamma della mamma, e dalla suocera....Perché pagare qualcuno che vi dia gli stessi consigli ?solo perché hanno fatto una formazione di quanto?5 settimane(o ogni week end per 5 settimane)? e perché le pagate, questi consigli dovrebbero essere più validi? Andare in consultorio GRATUITAMENTE a " sentire una"che ha studiato minimo 3 anni per darvi il consiglio giusto? posso capire l'antipatia...ma in un consultorio non c'è una sola ostetrica e pur anche dovesse andar male, non c'è un unico consultorio.
    la volete a casa?c'è l'ostetrica domiciliare(privata e non). Volete qualcuno che nel frattempo vi spazzi via anche un po' di polvere per far trovare la casa pulita ai parenti? prendete una colf, fa meno danni.

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  7. Cara Simona, comincio con il ringraziarti perchè ti sei firmata. Pur essendo una pratica di buona educazione, viene raramente rispettata nei blog.
    Chiarisco subito che penso che il diritto di sciopero sia di tutti, dunque anche delle ostetriche, ci mancherebbe. E in caso di sciopero si crea "un bel disagio", ovvio. Mi chiedevo in che cosa, esattamente, si sarebbe espresso lo sciopero, visto che sarebbero state garantite la continuità delle prestazioni indispensabili e l'assistenza alle urgenze. Non è forse quello che fanno sempre le ostetriche....?
    Ti invito a rileggere il mio post, e a non attribuirmi cose che non ho scritto. Ti invito anche a non parlarmi con un generico voi. Voi chi, esattamente?
    Tu scrivi "la prima capacità di una brava ostetrica dovrebbe essere quella di ascoltare... ma lei non ce la fa nemmeno per tre minuti di "canzoncina", evidentemente (chissà quanto dolore c'è, dietro quella canzoncina, se lo è domandato?)" ....ma di cosa stai parlando???????

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  8. Ciao Marzia :) garantire le prestazioni indispensabili e l'assistenza alle urgenze, è un obbligo a cui, nonostante lo sciopero non ci si può(e deve) sottrarre. La differenza con i giorni normali è che il numero di ostetriche era fortemente ridotto per cui anche la qualità e la quantità dei servizi. Il mio Voi generico non era riferito solo a te, ma a tutte le persone che ho citato. Non trovando il tasto adatto per le citazioni, mi sono arrangiata riportando le frasi tra virgolette (come: "la prima capacità di una brava ostetrica dovrebbe essere quella di ascoltare... ma lei non ce la fa nemmeno per tre minuti di "canzoncina", evidentemente (chissà quanto dolore c'è, dietro quella canzoncina, se lo è domandato?) :)
    Buon lavoro,
    SimonaSdM

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    1. Ciao Simona, ti rispondo dopo un periodo di latitanza dal blog....Grazie della risposta.
      In realtà il tuo primo messaggio è pieno di tante cose che mi hanno aperto un sacco di domande. Per esempio tu scrivi "Provate a non pagarle...Oppure fatevi qualche notte in ospedale con un bambino che urla lontano da sua madre nei corridoi perché la doula ha deciso che la donna ha bisogno di riposo e CHICAZZO(riscusate la volgarità) se ne frega se il bimbo ha fame ("non potete dargli l'artificiale?") o se mandiamo a ramengo il bonding , l'attaccamento, l'avvio dell'allattamento(ma le doule lo sanno cos'è?!?!!)".
      Ma mi vuoi dire che VERAMENTE hai assistito a un episodio simile.....?????????????

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  9. Ben 3 volte Marzia :) e non voglio parlare di quella che in Ps ha cominciato a dare di matto perché la donna avva le contrazione ogni 20 minuti ed era più importante lei della donna arrivata con l'ambulanza dopo un incidente in auto(preciso per non essere fraintesa che la donna era stata anche già presa in carico, visitata ed era nella stanza accanto alla nostra a fare la cardiotocografiaO vogliamo parlare di quella che" il battito era inutile cercarlo in basso perché tanto era sopra l'ombelico", nonostante avessi eseguito le mie manovre e sapessi esattamente dove è il bambino? Non ha avuto neanche il buon gusto di chiedere scusa quando il battito ha fatto la sua "comparsa" alla sinfisi. Ma tralasciamo. Magari sono inciampata in soggetti particolari ,così come può capitare di incappare in ostetriche particolari. Ma scusa se lo dico: preferisco i soggetti particolari che hanno studiato per tre anni (e non 5fine settimana)e sanno cosa fare e soprattutto cosa non fare, soprattutto se devo pagarli^^'.
    Non vogliamo parlare dell'aspetto "competenze" ma di quello "psicologico"? Le ostetriche che lavorano a domicilio cos'hanno che non va?Maltrattano le donne? O forse sono rompi palle perché insistono sulla mobilitazione per evitare trombosi o sul l'allattamento (perché il latte materno è il miglior alimento per un bambino)? Allora queste donne non vogliono un supporto psicologico o professionale, ma qualcuno che gli dia ragione e basta ^_^

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  10. Cara Simona, questi tuoi racconti mi lasciano davvero.... basita.
    Non ti nascondo che stento a crederlo, ma allo stesso tempo non vedo perchè dovresti inventarti delle cose per screditare qualcuno.
    In Italia le doule sono circa 200, le associazioni sono diverse ma tutte abbiamo una carta etica che firmiamo e che ci impegniamo a rispettare, esattamente come succede negli altri paesi europei. Nessuna di noi si sognerebbe mai di andare a dire a un'ostetrica cosa dovrebbe o non dovrebbe fare.
    Giusto per chiarire, la formazione delle doule prevede circa 100 ore, non 5 fine settimana, a cui si aggiunge generalmente un corso OMS/Unicef sull'allattamento e diversi moduli di formazione continua(non è il mio caso, lo dico per correttezza: per ragioni anagrafiche e biografiche ho seguito un percorso personalizzato). Certo hai ragione, tre anni sono ben di più, ma infatti noi non facciamo le ostetriche.
    Ma tornando al tuo racconto, posso chiederti dove lavori? Almeno in che città? Sai, episodi di questo genere danneggiano enormemente la nostra immagine, e quella delle ostetriche che ci sono amiche e collaborano con noi. Abbiamo bisogno di vigilare, spero tu possa comprendere....

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