lunedì 28 novembre 2016

Natale in famiglia


Ci siamo quasi, ancora due giorni e poi è dicembre.  
E con dicembre arriva il Natale, e personalmente lo aspetto con trepidazione e gioia, come ogni anno.
Natale, calendario dell'Avvento, albero addobbato e presepe.
Natale con le luminarie per le strade e  la frenesia degli acquisti,  con l’attesa di Babbo Natale, con il pranzo i torroni i Fichi Girotti e i panettoni. 
Natale, festa in cui si celebra una nascita.
Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi.
Natale, elogio della famiglia e degli affetti familiari. 

Ma la famiglia oggi cos’è? E’ vero, come dicono alcuni, che la famiglia è in crisi? O piuttosto quello che è in crisi è un certo modello familiare?
Come scriveva Emile Durkheim nel lontano 1888, “non esiste un modo di essere e di vivere che sia il migliore per tutti. La famiglia di oggi non è né più né meno perfetta di quella di una volta: è diversa, perché le circostanze sono diverse”.
Come ogni altro fenomeno umano, la famiglia non è un prodotto della natura ma della società. Il legame affettivo, l’amore e la cura sono quelli che oggi consideriamo i suoi fondamenti, che si declinano in tanti modi quanti sono gli individui.
I paladini della tradizione se ne facciano una ragione, le famiglie oggi sono molto diverse tra loro.  Sono diverse per composizione, per il modo in cui sono andate formandosi, per stili di vita e consuetudini.

Ci sono famiglie formate da mamma, papà e figli biologici.
Ci sono famiglie formate da mamma, papà e figli adottivi, che spesso arrivano da luoghi lontani e hanno già vissuto tanto.
Ci sono famiglie formate da genitori omosessuali, due mamme oppure due papà, vincolati dall’amore ma da pochi diritti.
Ci sono famiglie grandi, che includono, nel loro pensarsi famiglia, i nonni, i bisnonni e gli zii lontani.
Ce ne sono di ancora più grandi, che includono fratelli e sorelle con cui si condivide un solo genitore, e nuovi o vecchi compagni dei propri genitori.
Ci sono famiglie piccoline come nidi, mamma, papà e figlio unico.
Ci sono famiglie ancora più piccole, con un genitore solo, che in genere è la mamma.
Ci sono famiglie che vivono stabilmente sotto lo stesso tetto, ce ne sono altre in cui i componenti sono in continuo spostamento, da un posto all’altro.
Ci sono famiglie che si considerano porti di mare. Famiglie aperte, che accolgono bambini in affidamento e poi li lasciano andare per la loro strada.
Ci sono famiglie dove si parla una sola lingua, altre dove se ne parlano tre.
Ci sono famiglie dove si festeggia il Natale, altre dove si festeggia la fine del Ramadam, altre ancora dove si festeggiano solo i compleanni e Capodanno…. ma un po’ di Natale perché farselo mancare?
Ci sono famiglie pacifiche, ce ne sono altre che invece sono tumultuose.

Farne parte è un piacere, di certe famiglie. Di altre, è fonte di dolore. Più spesso, è fonte sia di piacere che di dolore.


Buon dicembre di preparativi a tutte e a tutti, grandi e piccini

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