venerdì 22 aprile 2011

Dolore del parto, sì o no ?

Vado spesso in visita al blog di Gekina Diritto all'epidurale negato. Gran bel blog secondo me, spregiudicato e anticonformista, affronta i temi con argomentazioni che mi vedono spesso in disaccordo.
Uno dei temi più dibattuti (il blog è molto visitato e animato) è ovviamente quello del dolore del parto, e su questo, come su quasi tutto il resto, penso valga la pena discutere fino a sfinimento.
La questione dolore è etica come tante altre ? Alla rianimazione dei feti di pochi mesi possiamo aggiungere (per limitarci alla sfera che riguarda da vicino il femminile) fecondazione in vitro omologa e eterologa, interruzione volontaria di gravidanza, utero in affitto.......
Trovo che rispetto a questi temi, che pure dovrebbero essere al centro dei dibattiti delle donne, ci sia troppa poca discussione “di genere”. Eppure il corpo delle donne è attraversato e trasformato dalla modernità, ben più di quello degli uomini, così come la nascita degli umani (da sempre avvenuta dentro il corpo delle donne).
Per ragioni anagrafiche e culturali, ho partorito sempre senza analgesia, e sono state esperienze fondamentali della mia vita. C'è chi si fa seguace di un Lama tibetano, chi si fa dieci anni di analisi, chi cambia vita dopo avere subito un incidente (come successe a Bob Dylan). Io ho partorito, cosa devo dire....
La percezione del dolore e l'eventuale valore che gli si da sono cose assolutamente personali, e non ci può essere giudizio su questo. Inoltre, visto che la possibilità di scelta esiste, ognuna decida per sé se farsi fare o no l'epidurale, senza dover subire pistolotti paternalisti (noi donne non avevamo criticato il paternalismo della società patriarcale?).
Però credo sia importantissimo offrire un altro punto di vista, dare spazio ad un altro tipo di esperienza, che non appiattisca tutto sul messaggio principale della civiltà contemporanea, quella dei prodigi della scienza, della sconfitta del dolore, dei rischi e della morte. Io, come i vecchi partigiani che vanno nelle scuole a raccontare la Resistenza, sento la necessità se non addirittura il dovere di testimoniare qualcosa di diverso.
La libertà di scelta, se non passa attraverso questa conoscenza, è solo omologazione.

...

2 commenti:

  1. e' curioso, hai scelto una foto che avevo visto in un libro anni fa, e che mi aveva abbastanza colpita... credo che un parto anche con epidurale possa essere un'esperienza che ti segna. hai la percezione del tuo limite, e vedi che qualcuno ti dà una mano, non ti lascia affogare nel mare in tempesta, e poi non ti prende in giro perché hai chiesto aiuto. mi pare un bel messaggio di fiducia nel genere umano. o sono troppo pessimista?

    p.s. ma se commento qualche post vecchio, lo vedi?

    p.p.s. dopo aver parlato con te ho rimesso la finestra commenti ;-) però in moderazione

    p.p.p.s.: BUONA PASQUA

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  2. Certo Maia, un parto con l'epidurale è un'esperienza che ti segna, come un cesareo o un parto fisiologico: è un parto, è la nascita di tuo figlio, che diamine !Il modo in cui avviene è portatore di cose diverse, ma non esiste un parto che non porta niente.
    Le cose che dici sono molto importanti: la percezione del proprio limite e soprattutto sentire che qualcuno ti è vicino e ti aiuta e non si fa beffe della tua richiesta di aiuto.
    Non esiste un modo "giusto" per partorire, si arriva a quell'appuntamento ognuno con la propria storia, i propri strumenti culturali e le proprie aspettative. Quello che auguro ad ogni donna è di potere partorire nel contesto che maggiormente risponde alla sua sensibilità, alle sue richieste, ai suoi bisogni. Un contesto che la faccia sentire accolta e rispettata, e non è lo stesso per ogni donna.
    Si arriva a quell'appuntamento però anche con tante incognite, ovvero “volere” non è “potere”. Le cose possono andare in modo molto diverso da quello che ci si era immaginate, e allora davvero auguro ad ogni donna di essere circondate da persone attente alla sua sensibilità e al suo eventuale sconforto.......

    Sì, se commenti vecchi post io li vedo !
    Non so cosa voglia dire “in moderazione” …. ora vado a vedere.
    Buona Pasqua anche a te !!!

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