domenica 25 settembre 2011

Tata Lucia, Alessandra Bortolotti e Gekina


Ieri sera ho visto il film di Polanski, Carnage, e ho pensato alla polemica che infuria sul web tra Alessandra Bortolotti, autrice della lettera indirizzata alla redazione di Mattino Cinque e firmata da un sacco di genitori e Paola Banovaz alias Gekina che ha scritto un post in “difesa” di Tata Lucia. Alle due si sono aggiunte decine e decine di persone che commentano con passione tutta la vicenda.
Tata Lucia mi ricorda un’infermiera che mi faceva trangugiare un bicchiere di latte al giorno quando stavo in ospedale a quattro anni. Tutta precisina e severa, la odiavo.
Comunque sono ben contenta che chi ha idee sul come crescere la prole si esprima, sono ben contenta che ci siano tanti libri, tante testimonianze. Mi fa piacere leggere le opinioni di chi ha studiato una cosa ed è arrivato a formulare un pensiero e chi studiando la stessa cosa è arrivato a un pensiero opposto. Mi fa piacere anche che il dibattito tra le diverse voci possa essere infuocato e non gentile o politicamente corretto. La mia opinione personale me la faccio vivendo e confrontandomi con le esperienze e le idee altrui. Per questo mi piacerebbe che oltre a Tata Lucia ci fossero altre voci in televisione, con pareri molto diversi dai suoi. Per questo però trovo un obbrobrio l’auspicio di Anita Molino che dal sito Bambino Naturale si augura che il libro di Elisabeth Badinter (che nemmeno mi è simpatica, ma che c’entra) non venga né letto né venduto. Affermare questo significa augurarsi una società dominata da un pensiero unico, il proprio per la precisione, e significa anche pensare che la massa femminile e genitoriale sia formata da un branco di pecore influenzabili e poco avezze al ragionamento autonomo.
Non ho letto il libro di Alessandra Bortolotti e mi astengo da ogni giudizio. Certamente mi troverei su posizioni molto simili alle sue; sono stata, e certamente promuovo, una madre “ad altissimo contatto”. Quello che però mi torce le budella di quella lettera è che si usi lo strumento minaccioso del i bambini cresciuti così anziché colà saranno più portati ad avere disturbi affettivi e comportamentali, a diventare tossicomani, alcolisti o quant’altro. E non mi piace perché è un modo subdolo per evitare discussioni (se sono affermazioni che rispondono al vero, cosa vogliamo andare a discutere?) oltre che essere ingenuo,semplificatorio e francamente un po’ cattivo.
Ingenuo perché significa credere che il proprio pensiero e le proprie fonti stabiliscono qualcosa di definitivo. La storia ci insegna che le sensibilità cambiano, le priorità cambiano, i punti di vista cambiano.
Semplificatorio perché quando si fanno delle regole per risolvere un problema che ha una causa certa.....si sta semplificando. Del resto lo dice anche Michel Odent, che è certamente uno dei riferimenti di Alessandra Bortolotti: l'importante è ammettere la complessità del soggetto, evitando di creare regole nuove.
Cattivo perché si sa, ogni scarrafone è bello a mamma sua, la quale ha un atavico istinto di protezione della propria prole. Se vuoi ferire una donna, dille che suo figlio sta crescendo male per colpa sua.
Contrapporre al metodo della Tata Lucia o di chi per lei, l’istinto e il seguire il proprio cuore è disonesto. Cosa significa, che chi prova diverse strategie o ha idee diverse su quale sia il modo corretto per rapportarsi al proprio figlio e al suo sviluppo ha un deficit istintuale? Un deficit di cuore? Significa che non sa seguire il proprio cuore?
Il ruggito della mamma tigre è un libro che ha fatto molto discutere, e insorgere tante anime belle. Una madre severa, dura, ai limiti della crudeltà, da denuncia per maltrattamenti. Ebbene quel libro però trasuda amore materno, come vogliamo metterla? E per quanto mi si accartoccino le budella di fronte ai suoi metodi educativi, penso parli di tutte noi madri, piene di fissazioni, di idee irrinunciabili sul modo giusto di far crescere i nostri figli sani e felici. E anche lei, come tante di noi, si è scornata con la realtà.
Vuol dire che va bene tutto? Che non si può discutere di niente? Che non serve ipotizzare cosa è più giusto fare per avere figli più sani e felici, tanto si verrà smentiti da studi diversi, tempi che cambiano e sensibilità che mutano?
No, vuol dire che si può e anzi si deve discutere, che tutti i modi vanno bene, anche quello un po’ modello Mafalda Furiosa di Gekina. Perché questo è l’unico modo per far muovere il pensiero.
Però le affermazioni di cui sopra, ovvero che i bambini allevati così anziché colà diventeranno bruti anziché equilibrati e affettuosi portenti del futuro, sono un modo subdolo per graffiare, come farebbe la Penelope dell’ultimo film di Polanski: certo, tutti siamo liberi e anche tu cara mamma che segui i consigli di Tata Lucia sei libera. Libera di consegnare il tuo bambino alle schiere dei disturbati, ma certo anche questa è una libertà. Beh, a me pare un colpo basso che chiude lo spazio di discussione. Se mi metto nei panni di una giovane mamma disorientata e stanca, che ha il bambino che si sveglia ogni santa notte due-tre-quattro volte, e non sa più a che santo votarsi…..beh, leggerei la Bortolotti, guarderei Tata Lucia, consulterei i forum, chiederei anche alla mia fruttivendola, nella speranza di trovare qualcosa che funzioni.
Ci si contrappone studi scientifici e teorie di esperti, brandendoli come spade, come se pure lì ci fosse un pensiero che vale più di altri perché più serio, più scientifico. Ma seri e ineccepibili professionisti spesso dicono cose opposte.
Alice Miller, psicanalista e saggista, afferma che nei traumi dell’infanzia, o supposti tali, è da ricercare il disagio affettivo e comportamentale dell’adulto.
James Hillman, psicanalista e saggista come la Miller, dice invece che da madri di ogni tipo nascono figli di ogni tipo, e che bisogna abbandonare la mentalità della vittima in cui c'è sempre un prima che determina un dopo. Tanto per citarne appena due.
Insomma, discutiamo, accapigliamoci pure, ma evitiamo di fare il verso al Concorso per Miss Mamma. E magari cerchiamo di essere, secondo le parole di Winnicott, madri sufficientemente buone.

64 commenti:

  1. "Cattivo perché si sa, ogni scarrafone è bello a mamma sua, la quale ha un atavico istinto di protezione della propria prole. Se vuoi ferire una donna, dille che suo figlio sta crescendo male per colpa sua."

    Sottoscrivo in pieno. In realtà poi noto una cosa: ho provato a dialogare con chi scrive nel forum della Bortolotti ma non mi ha calcolata nessuno, e sì che di contenuti ne ho proposti diversi - visto che vogliono i "contenuti"... Sarà perché non mi chiamo Loredana Lipperini, oppure perché non le chiamo 'ayatollah'? ;)
    Comunque i "flames" online mi attraggono e mi nauseano al tempo stesso, anzi quasi quasi mi sto perfino nauseando di questa diatriba, e non so se avrò lo stomaco di vedere 'Carnage' :D

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  2. marzia al volo che è tardissimo.
    Hai ragione su tutta la linea... e non ho difeso Tata Lucia (mai vista una sola puntata).

    Il discorso è un po' più complicato... qui non si tratat di arcigne tate e amorevoli madri (la bortolotti). Qui si deve parlare dei presunti esperti che finiscono in tv. E anche quando sono veri il piccolo schermo semplifica i messaggi, li distorce perchè siano più consumabili.

    Su internet le cose non vanno meglio.

    Per quanto mi riguarda la Bortolotti e Tata Lucia non hanno titoli diversi ma solo una forza di fuoco diversa. La Rizzi è più famosa, visibile... ma se lo diventa opure la Bortolotti?

    La nostra società non è libera e la comunicazione di massa appiattisce il pensiero, le sfumature.
    Prendiamone atto.

    COmunque ho ripreso le fila del discorso e per quanto mi rigurada non cedo di un cm.
    La Bortolotti e la sua cerchia portano avanti un discorso reazionario sulla maternità.

    Poi sia chiaro, non ho nulla in contrario sulle donen che restano a casa..,. ma vivadio! Che non mi dicano che fare la mamma tutta figlio e basta sia scirentificamente dimostrato cosa buona e giusta per la salute!

    E tu marzia, tu sei una donna libera. Lo so perchè ho letto e amato il tuo libro.
    :)

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  3. Marzia hai scritto un libro????? Quale libro??? Lo voglio :)

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  4. Anche io vorrei sapere come avere il tuo libro :)

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  5. Grazie Gekina !
    Secondo me hai detto la parola giusta, ovvero libertà. Bisognerebbe partire da lì. Coltivare il libero pensiero..... che attività rivoluzianaria!

    @Maia, non vorrei averti depistato.... il film di Polanski è bellissimo, e divertente...
    In effetti avevo letto una lunga fila di commenti sulla pagina fb di "e se poi prende il vizio" che mi ha tolto dalla mia pigrizia e mi ha fatto scrivere il post.

    Il libro, dunque. In effetti ha girato solo su fogli fotocopiati per molto tempo, e avevo pure perso il file originario, ma PROPRIO OGGI, grazie a uno spintone che mi ha dato un'amica, ho concluso e stampato.... eccolo qua :))

    http://ilmiolibro.kataweb.it/schedalibro.asp?id=641782#.ToC8tfwWr7E.facebook

    Tra un paio di settimane sarà possibile trovarlo anche alle librerie feltrinelli
    Yuk Yuk !!

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  6. Ah no, scusate, vi ho dato un link cretino....
    Questo è buono

    http://ilmiolibro.kataweb.it/schedalibro.asp?id=641782

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  7. arrivo tardi.
    So già chi è l'amica :)
    Io ho avuto l'onore di leggerlo in formato fotocopia con il doppio titolo (Volevo fare la Fulgeri e Corpo a corpo).
    A me è piaciuto molto.

    Nessun proclama, nessun manifesto. E' la vita di Marzia (e che vita :)) e basta.
    Il parto in casa in quelle pagine appare come uno tra i tanti episodi della nostra Bisognin.

    Poi c'è la nostalgia per il tempo che è stato. Ma è una nostalgia che ti culla e che non rattrista. Anche perchè Marzia mi pare una tipa che sì, ha un passato su cui sospirare ma anche un futuro che son certa la sorprenderà :)

    Vabbè mi tocca compralo e poi portarmelo a Milano, così mi fai la dedica autografa và :)

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  8. due parole sul libero pensiero.
    La realtà non è mai semplice. E' sempre tremendamente complicata.
    Coltivare il libero pensiero significa convivere con un senso di vertigine... accettare che la risposta non è mai una ma molte. A volte proprio nessuna.

    Che si può dissentire anche appassionatamente e che il dissenso non è mancanza di rispetto.

    Che chiedere sempre toni gentili e dimessi, il "rispetto" delel opinioni altrui sempre e comunque sono l'anticamera del macero.

    La Bortolotti non mi piace. Non ho letto il suo libro ma lo comprerò. Non mi pongo il prblema se sollevando un polverone si possa dare visibilità a tizio o caio. Non mi impressiona l'idea di pagare un libro di cui non condivido una sola riga.

    Ho comprato due libri di Moshe Dayan, una caterva di tomi "naturalisti" (Schid ecc..) non vedo perchè non dovrei fare lo stesso con la psicologa perinatale.

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  9. Concordo su tutto.

    Anch'io comprerò il libro della Bortolotti, e probabilmente mi piacerà. Ciò non toglie che io detesti e contesti che 2+2 fa sempre 4.

    Addirittura due libri di Dyan? Wow, interessante...

    (hai ricevuto la mia mail?)

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  10. Io invece ho appena incominciato "Venire al mondo, dare alla luce" di Verena Schmid ;-)

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  11. E Marzia, recensita da Dacia Maraini!!! Woooooo! :D

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  12. sì ho ricevuto :) ma qui il tempo è tiranno e trovo solo ora due minuti liberi.

    Eccerto che si deve leggere Dayan se sei apapssionata di questioni palestinesi come me :)
    Dayan, Said, Morris... la vera informazione passa anche attraverso le parole di chi ti sta sullo stomaco. :P

    Maia lo sa... io ho letto molti libri della Schmid e articoli. Non condivido il pensiero, mi urta la sua idea pseudoscientifica. Ma come faccio a rompere le scatole se non leggo almeno quello che pensano questi personaggi qui?

    La Bortolotti non mi piace e son certa che il suo libro verrà sottolineato e riempito di ah! ah! ah! a margine (quello con più risate e punti esclamativi è stato l'arte di partorire di Leboyer).

    Onestamente Marzia... i suoi rimpianti per la famiglia patriarcale (dove le donne sarebbero state curate e coccolate), l'allattare la figlia treenne davanti a un pubblico venuto a sentire la sua presentazione...
    Mi domando: ma è la Bortolotti che vuole allattare la figlia o è la figlia che si vuole ancora attaccare al seno.

    No perchè se qualcuno di voi si ricorda ancora com'era da piccoli... beh era abbastanza facile trovarsi a disagio in situazioni imposte da un adulto... perchè i bambini non sanno dire sempre di no. E se te lo chiede tua madre allora è quasi impossibile...

    E quindi questi bisogni irrinunciabili... sono irrinunciabili per la mamma o per il figlio?

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  13. C'è una sola cosa su cui non concordo: nella lettera di Bortolotti non si dice che SICURAMENTE i figli diventeranno così o cosà, ma che un certo tipo di accudimento si è visto che PUO' portare a certi disturbi. Diciamo che io la vedo come: "fumare può portare al cancro ai polmoni", ma non è detto che a tutti i fumatori venga il cancro. Però, visto che c'è una possibilità, cerchiamo di eliminare tutti i fattori di rischio.
    Che ne dite?

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  14. Non ho capito dove volete andare a parare con queste critiche gratuite e battutine sottintese!

    Un tempo le madri allattavano i figli anni ed anni, stavano a casa con loro, si dedicavano col cuore alla famiglia, mentre oggi devono riposare e dormire perché sono stanche, devono ricavarsi del tempo per se stesse perché sono frustrate, e così li abbandonano urlanti in culle e lettini soli ed infelici.

    i figli a sei mesi vengono svezzati a forza e sbolognati ai nidi.

    le madri vogliono ricavarsi del tempo per la loro "sana" autostima e quindi vogliono lavorare ("perché se sto in famiglia tutto il giorno impazzisco!") e andare in palestra o dall'estetista, pertanto delegano la crescita a scuole, doposcuola ed istituzioni, e i risultati si vedono, ragazzi disorientati, privi di sano attaccamento verso la famiglia, orientati prematuramente verso i pari, sbandati, droghe, violenze, bullismo.. spero non vorrete dire che la colpa è tutta della TV..

    o forse no, "la colpa è della società" dicono in molti, ma dimenticano che il più piccolo nucleo della società è ancora la famiglia, quindi la colpa è sempre della famiglia, e siccome, di fatto, quello che è cambiato "dai tempi" è quasi solo il metodo di accudimento dei figli, forse è proprio li che dobbiamo andare a cercare le origini dei problemi di questi poveri ragazzi,

    .....ed ecco che i consigli di Alessandra non risultano tanto talebani, ma quanto mai sensati..

    Cristina

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  15. Ciao Marzia, bel post che ho trovato vero e profondo.

    Mi colpisce il modo in cui critichi la posizione di "Bambino Naturale" per cui NON BISOGNA leggere la Badinter, non a caso si è parlato di "sacro zelo" e di "cattivi maestri" che censurano le letture che potrebbero corrompere le giovani menti delle mamme... come se appunto le mamme fossero tutte regredite alla condizione di bambine, troppo immature per farsi un'opinione propria.

    Sarò polemica: non trovo che sia un caso che la Bortolotti stessa, che ha commentato il post, non abbia avuto nulla da ridire su questa censura, anzi. Adesso si lamenta perché Gekina parla della foto (anzi delle foto) in cui parla al microfono allattando la figlia grandicella, ma non ha avuto nulla da ridire, anzi, quando le sue fan hanno scannerizzato la storia personale di Gekina insinuando che fosse una frustrata anaffettiva... ecc ecc ecc. Se c'è una cosa che Gekina non ha mai fatto nelle sue polemiche è sovrapporrre la storia personale alle posizioni pubbliche.


    Comunque, dato che si parla di alto contatto e di vizi, e di possibili rischi, vorrei dire che ho odiato Estivil che considero un volpone, e mi considero invece "tettalebana" nel senso che per me si vedono in giro troppo poche donne che allattano. Mi scandalizzo furiosamente quando leggo di donne che allattano in pubblico piccini di 4 o 5 mesi, vengono allontanate in malo modo, addirittura magari invitate a "fare le loro cose in bagno". Sono convinta che in Italia manca la cultura dell'allattamento che è stata ricacciata insieme al nostro passato di miseria, per cui le dame dell'alta società, certamente non allattavano in pubblico.

    Confesso però che guardo con un certo dubbio le donne che allattano bimbi grandicelli, e non è un caso che tutte le testimonianze che ho letto per esempio su GenitoriCrescono (il MIO forum di autoaiuto sulla genitorialità ;) parlano di "coccole private", cioè non è più nutrimento ma appunto una coccola.

    Ecco, forse, se si vedessero in giro più donne che allattano neonati, sarei anche meno allibita di fronte ad una donna che allatta in pubblico una figlia grandicella. Però... non so. A guardare quelle foto, confesso che mi sento effettivamente a disagio, come di fronte ad una coppia che ha un amplesso in pubblico. Se fossimo in Olanda so che nessuno avrebbe nulla da ridire, ma il mio senso del pudore è quello. Si vede che sono una tettalebana a metà ;)

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  16. E una cosa, spero che a Marzia non dispiaccia se proseguo nella polemica che sono certa lei non ama, ma:

    vorrei che tutti leggessero per bene, oltre al libro della Bortolotti, anche il post divulgativo di Zauberei sui rischi rispettivamente del basso e dell'alto contatto

    http://zauberei.blog.kataweb.it/2011/09/26/psichico-94-quanto-vicini-quanto-lontani/

    nonché i commenti in coda al post con cui Zauberei ha smascherato in due battute la pacchiana incompetenza di Alessandra Bortolotti, che ha scritto un libro inserendo in bibliografia studi scientifici di quasi 60 anni fa - più qualche input "poetico".

    Giuro che ero convinta che chi scrive intorno alla nascita e l'accudimento fosse un po' più preparato, e che l'accalorarsi attorno a certi temi fosse indice di passione per il proprio lavoro. Invece è solo coda di paglia.

    Sono quindi andata a vedere il suo CV professionale ed effettivamente è impossibile prenderla sul serio: non conosco questa rivista "Nascere", praticamente l'unica in cui ha pubblicato, e i titoli degli articoli non hanno davvero nulla di accademico, sembrano titoli di poesie.

    Adesso non so se ridere o piangere vedendo che nel profilo FB, di fronte alle domande sempre più pressanti delle sue "fan", allarmate dalle affermazioni di Zauberei, anziché rispondere nel dettaglio ha inserito la notizia del libro adottato all'Università, mettendo di colpo a tacere le perplessità sorte all'improvviso e scatenando la claque.

    E mi fa male dirlo, ma un accademico che inserisce in bibliografia un libro contemporaneo basato su studi vecchi... beh... a me è capitato personalmente di assistere a conferenze di un paio di ordinari italiani, che hanno imbarazzato la platea per la quantità di cazzate che hanno inanellato in pochi minuti. Qualche coraggioso si è azzardato a porre delle perplessità ma erano risate soffocate in giro. Insomma, se fossero stati miei studenti, avrei bocciato senza tante storie. A meno che il testo in questione non venga proposto agli studenti per offrire l'occasione di un'analisi critica.

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  17. Scrivo il mio commento qui perché sono d'accordo con Marzia e allo stesso tempo mi voglio rivolgere anche ad Alessandra, e pure a Gekina.
    Il punto è che purtroppo temo che ci sia sempre stato nelle "comunicazioni" una grande confusione tra forma e contenuti.
    Mi era sembrato semplicemente che invece di scrivere alla Rai una lettera contro Tata Lucia, sarebbe stato più utile per tutti/e proporre alla Rai uno o più interventi di parere e approccio diverso, qualunque essi siano. Quello di Alessandra è un punto di vista, ma ce ne sono anche tanti altri, e quello che a me non sembra giusto è che in tv si veda solo il punto di vista Tata Lucia e nessun altro.
    Ugualmente non era necessario prendere posizione a difesa di tata lucia per non essere d'accordo con Alessandra.
    Io come doula difendo un modo di rapportarsi con la mamma, il suo bambino e la sua famiglia che rispetti i suoi tempi. Per cui, se una mamma richiede e cerca una soluzione per sé e la sua famiglia, penso che vada incoraggiata ad ascoltarsi e a prendere spunto da tutti i punti di vista diversi per crearsi il suo proprio modo di fare, e starci bene. Per questo ha bisogno di tutte le campane e non di una sola.
    In ogni caso, io non l'avrei messa così: un punto di vista CONTRO un altro, ma avrei proposto il mio punto di vista parallelamente all'altro. E penso che così ci stiamo anche tutti.
    Mi preme veramente far notare che qui non si tratta di fare una guerra ideologica fino all'ultimo sangue (cercate di regolarvi), ma di potersi esprimere senza necessariamente farlo contro qualcun altro.

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  18. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  19. Cara marzia, che la forza sia con te... mi è piaciuto il tuo post, ma ho imparato che, quando le discussioni prendono una certa piega, la tecnica del dare un colpo al cerchio e uno alla botte rischia solo di sollevare dei vespai inutili...a volte la diplomazia non funziona, peccato, sarebbe tutto più facile...
    io ho avuto una mamma un po' canguro e un po' tigre: mi sono beccata sculacciate e sgridate e qualche imposizione, ma è grazie anche a questo se sono cresciuta mai drogata o alcolizzata, disciplinata, rispettosa delle regole della società e delle persone, non ho problemi affettivi e io ringrazio mia madre per ciò che ha fatto, per le carote e per i bastoni...serve l'uno e l'altro in buon equilibrio, e molto dipende poi dal carattere del soggetto...non ci sono metodi uguali per tutti...
    un abbraccio
    Fabiana

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  20. Io penso che fareste meglio a non leggerlo il mio libro... e anche a provare a rispettare una donna come voi che semplicemente ha cercato di difendere il diritto all'informazione di donne LIBERE. Basta leggere la quarta di copertina per vedere che dico esattamente le cose che afferma Marzia... ma forse è meglio sparlare, offendere le mie figlie, la mia professionalità e il mio essere madre. Questo proprio non lo accetto. Chi siete voi per sapere la mia storia di allattamento e ironizzarci sopra? Meglio vedere il male dove non c'è e criticare una fonte del 1972 solo perchè è "vecchia" senza considerare che è un'autrice studiata ancora e parecchio. Bella solidarietà fra donne, quelle che difendete a patto che vi vadano a genio altrimenti LISTA NERA come ai tempi dell'Inquisizione, paragoni con palestinesi (sarà davvero un'offesa?), questa NON è libertà. Non ho MAI giudicato UNA donna, voi sì e senza neanche un briciolo di buonafede e solidarietà. (Marzia ti rispondo in pv, ancora non avevo letto integralmente tutto ciò). Per fortuna non tutti la pensano come voi e soprattutto c'è chi rispetta il prossimo, comunque la pensi.

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  21. Fabiana

    bellissima la metafora animalesca sulla propria mamma, effettivamente dice molto! I miei genitori... mumble mumble, direi leone e leonessa...

    La risposta alla sig.ra Bortolotti la lascio a Marzia. Comunque il suo libro lo leggerò, non fose altro perché trovo stupido consigliare di NON leggere l'altra campana.

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  22. ho fatto un macello col post e il blog non volevo cancellarmi, se si può ripescatelo

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  23. Vorrei rispondere a tutte, ma mi sento come un bombolone a cui è passato sopra un tir...Giornata faticosa.
    Mi addormenterò pensando ad una metafora animalesca dei miei genitori.... mio babbo non so, mia mamma direi che anche lei è un incrocio tra una tigre e un canguro, con qualcosa di un cucciolo mai cresciuto.
    Con Alessandra Bortolotti mi sono scambiata vari messaggi su facebook, pubblici e non. Che dire, mi è persino difficile quando mi trovo di fronte a un VOI. Qui non c'è nessun VOI, non solo perchè il blog è solo mio, ma anche perchè i commenti non sono quelli di appartenenti ad un'unica cricca, tutti allineati e fedeli alla linea. E non c'è alcuna lista nera, nè inquisizione.... parole decisamente fuori luogo, ma certo quando si è arrabbiate si dice di tutto, non mi scandalizzo.

    @Cristina, a te vorrei rispondere con tutta calma, e lo farò. Per ora posso dire che il tuo commento è esattamente quel genere di commento che mi fa venire l'orticaria. Discutiamo, accapigliamoci, litighiamo pure.... ma per favore, Miss Mamma che trasmette un sano attaccamento alla famiglia no, è troppo!! Che significa "quello che è cambiato "dai tempi" è quasi solo il metodo di accudimento dei figli"? Che dovremmo ritornare alla sana educazione di una volta? Ma lo sai di cosa stai parlando? Lo sai che un tempo il malessere dei bambini non veniva nemmeno considerato? Lo sai quanti casi di abusi sessuali si consumavano nelle belle famiglie patriarcali? Lo sai che le donne sfornavano figli come coniglie? Lo sai che le donne, pur se madri, valevano come il due di denari quando briscola è coppe?

    Buonanotte a tutte e grazie della partecipazione

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  24. Questo è il commento di Ilarialice cancellato per errore:

    ciao! Scopro questo bellissimo blog oltre a quello sull'epidurale altrettanto interessante. IO ogni tanto scrivo sulla bacheca di Alessandra Bortolotti come fan critica nel senso che una volta che ho provato a mettere in dubbio un suo assioma la mia frase (in anonimo) è stata messa alla berlina di tutte le fan accanite che ci davano contro. Tra l'altro non ha risposto al mio dubbio. Non ho mai amato la Lega del Latte, nè credo che l'OMS sia Dio in terra, ma a un certo punto mi sono ritrovata per comodità e liberazione a essere una madre a alto contatto (così dicono) e un libro simile a quellodella Bortolotti (Gonzales) mi fu utile all'epoca per continuare su quella strada senza sensi di colpa. Poi ho letto pure quello della Bortolotti che spesso cita autori della sua stessa linea editoriale....Dice di esser per tutte le mamme qualsiasi scelta facciano e che non giudica, ma in realtà a me leggendo il libro non pare. Nonche ci sia nulla di male ad avere una idea e a giudicare gli altri, ma bisogna ammettere la prpria idea senza problemi. Detto questo io ho firmato la lettera (em...senza averla letta tutta)perchè la tata mi sta un po' antipatica e perchè credo che lasciar piangere a lungo un bambino di 7 mesi per farlo dirmire non sia eticamente giusto.
    Ora ho letto la pagina di zauberei e ho scritto sulla bacheca di alessandra se sa darmi qualche spiegazione n merito a un libro che cita zauberei...vediamo....

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  25. bene pare che del libro e della sua autrice non si potrà più parlare.
    Minaccia querela (6 mesi di reclusione e 500 euro di multa) forse a me o a Zauberei.
    Regiustro per l'ennesima volta come certi personaggi "naturalisti" siano inclini alle minacce con chi alza uno straccio di diga al loro dilagare di offese (alla Badinter, alla Tata Lucia) e teorie deliranti.

    SI può offendere la Badinter, la tata televisiva, me, zauvberei... ma loro no! Loro citano, loro scrivono, loro studiano...

    Che poi marzia... a citare siamo buoni tutti? Che ci vuole? http://www.libreriauniversitaria.it/citarsi-addosso-allen-woody-bompiani/libro/9788845246135

    scusa lo sfogo :)

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  26. a Ilarialice vorrei dire:
    mio figlio sono mesi che si addormenta nel lettone... io gli leggo una storia, gli canto una ninna e poi sto distesa acacnto a lui.
    Lo so... non va bene... tra poco dovrò toglierlo dal lettone con il piede di porco... ma per ora mi va bene così. E' una coccola a lui e a me (lo ammetto tranquilla e serena).
    Di queste cose non è mai morto nessuno!
    E quindi non capisco... perchè una mama ha bisogno di trovare conferme in quello che fa?
    Ilarialice leggeva Gonzales e la Bortolotti per "per continuare su quella strada senza sensi di colpa."

    Io sono una mamam piena di difetti e lacune, ma lo è pure mio figlio eh :) E lui non vuole una super mamma e io non voglio creare il superfiglio....

    Se uno sente questo i sensi di colpa non scompaiono purtroppo... ma certo si dimezzano :)

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  27. Sei una donna fortunata a non avere bisogno di conferme Gekina.... Hai ragione, di queste cose non è mai morto nessuno, ma tante volte si ha bisogno di qualcuno che te lo dica, e che sia qualcuno di credibile !

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  28. no marzia, non sono fortunata. E' che so per esperienza che la vita spesso non va come vorremmo. E i figli sono (come) la vita. Quindi crescerli ed educarli non vuol dire fare di loro dei superuomini che salveranno il mondo.

    Ehi ho visto carnage finalmente! Sono appena tornata dal cinema.... capolavoro! Finale incredibile!

    Ecco direi che carange lo dovrebebro vedere i genitori... scoprirebbero così che il "cinico" e distaccato Alan, l'avvocato che difende la casa farmaceutica colpevole di aver messo sul mercato un farmaco pericoloso, è l'unico che riesca a vedere i bambini per quello che sono.

    Suo figlio spacca i denti e "sfigura" il figlio della foster? Ragazzate! Ha una banda (oddio mio figlio ha una banda... trasalisce la suffragetta Foster)? Anche Alan e il marito di Penelope l'avevano....

    E infatti il finale darà ragione al cinico avvocato. :)

    Così, no, non ho rivisto la zuffa tra me e bortolotti e genitorichannel... anche perchè se la mia simpatia e comprensione andavano tutte al "mitico" Alan, a tratti mi rivedevo in penelope, nella signora Cowan e in Mr Longstreet.

    Piuttosto spero che il finale faccia pensare chi è seriamente convinto di cambiare le sorti del mondo con l'educazione dei figli :)

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    1. Buongiorno Gekina, ho vagamente seguito le discussioni sulla lettera a Tata Lucia ecc...e concordo con te, su tante cose, con Alessandra su altre, e con Marzia su altre ancora. Non ho visto il film che citate, ma questa frase, ti giuro mi ha fatto venire il volta stomaco: "Piuttosto spero che il finale faccia pensare chi è seriamente convinto di cambiare le sorti del mondo con l'educazione dei figli :)" Suona estremamente pessimista, canzonatoria e triste! Non so con che indole si debba educare i figli secondo il tuo punto di vista, so solo che se si crescono dei figli non sperando neppure che contribuiscano a migliorare questo mondo, allora cosa li metti al mondo a fare? Per compromesso? Cioè ci sono persone che dicono che non vogliono figli perchè questo mondo fa schifo, ed ero tra loro fino a poco tempo fa, ora, da quando mia figlia è comunque arrivata in questa famiglia vedo tutto in un altra prospettiva: non sono io che dono questo mondo a mia figlia, schifoso e triste com'è, ma sono io che l'ho messa al mondo e certo spero di crescerla con coscienza e affetto in modo che almeno lei veda il mondo per quel che è davvero, un posto meraviglioso da rispettare, proteggere e perchè no, SALVARE!!! Mi sbaglierò forse, non so dal punto di vista di chi, ma sono certa che questo è il + bell'errore che sto commettendo!!! marisel

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  29. @gekina '73: per fortuna non ho il mito del figlio perfetto nè della mamma perfetta... Ci sono percorsi di vita che ti portano a essere insicuri quando non lo avresti mai pensato anche quando parti con le stesse premesse che hai postato tu. Sarebbe lunga scrivere tutta la storia dalla gravidanza ai primi mesi e oltre con tutte le difficoltà che ho incontrato e esula lo spirito di un commento. I primi mesi di vita mio figlio non si consolava in nessun modo, neanche col seno, il ciuccio non lo voleva, così gli insegnai a farlo da solo. Sono stati mesi faticosissimi anche per via di un reflusso che non ci faceva dormire, poi a 5 mesi tutto è andato bene addirittura dormiva 8 ore filate di notte...io invece non dormivo più lo stesso, dissi alla pediatra che forse volevo smettere di allattare per prendere un sonnifero ma lei mi disse che era meglio se continuavo almeno un altro mese (!!!)... A 7 mesi di nuovo piano piano ha di nuovo avuto bisogno di me di giorno e di notte, io cercavo in tutti i modi di limitare i miei interventi consolatori in vista del mio ritorno al lavoro e del nido ma la cosa stava diventando impossibile e conflittuale così mi sono abbandonata del tutto a quelle teorie che chiamate a "alto contatto". AH...poi tornai dalla pediatra le dissi che volevo continuare con l'allattamento fin quando andava a me e a mio figlio e lei stavolta mi disse che avrei dovuto invece smettere per evitare chissà che problemi. (A quel punto ho cambiato pediatra!) Comunque non è che ho fatto queste scelte perchè me lo ha detto Gonzales o la signora che ci vendette la fascia o Uppa, o le mamme a "alto contatto" che andavo conoscendo su internet...anzi ho trovato ad esempio il libro in certi punti esagerato, ma avevo bisogno di facilitarmi le cose e sapere che tutto rientrava nella normalità. Insomma volevo solo una conferma che quello che facevo poteva andare bene, ma la strada l'avevo intrapresa da me, la scelta però l'avevo fatta io ;)

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  30. Approfitto dell'occasione per porgere scuse pubbliche a Marzia da me "azzannata" in altro blog durante una discussione sulle doule. Grazie alla discussione, ai blog e allo scambio ho - parzialmente - modificato la mia idea di partenza. Poiché l'azzannamento era stato pubblico, credo sia corretto rendere anche pubbliche scuse. Non solo per educazione ma soprattutto per testimoniare che dallo scontro, quando le persone sono interessate ad ascoltarsi, nasce anche la possibilità di crescere e di scoprire punti di vista diversi. Purtroppo in occasione della polemica con l'autrice di E se prende il vizio, la faccenda ha preso altra piega. Sgradevole per altro.
    barbara

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  31. Scoprire che discutere sia un'attività utile.... è sempre una gran bella scoperta!
    Peccato per quelle volte che le cose prendono una brutta piega, ma vabbè, pazienza

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  32. Ho letto giusto ora i commenti di Calenda Maia e Close the Door al post di BN sul libro della Badinter, e vorrei solo dire che le stra-quoto ! Non ho aggiunto nulla, mi piace discutere e anche bisticciare se c'è un po' di agilità mentale.... altrimenti è un'inutile e noiosa perdita di tempo.

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  33. Mi stupisce che nessuno abbia commentato le illazioni di Gekina sull'allattamento della bimba di Alessandra, decisamente offensive come fa notare lei un po' alterata (e te credo). Anche Marzia, niente da dire? Ti pare onesto un atteggiamento simile?

    Gekina, "i bambini non sanno dire sempre di no"??? Ma che bambino hai tu? Me lo spedisci a casa, grazie? ^__^

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  34. @ Annachiara, queste sono le parole esatte usate da Gekina a commento delle ormai famose foto di Alessandra Bortolotti: "i suoi rimpianti per la famiglia patriarcale (dove le donne sarebbero state curate e coccolate), l'allattare la figlia treenne davanti a un pubblico venuto a sentire la sua presentazione...Mi domando: ma è la Bortolotti che vuole allattare la figlia o è la figlia che si vuole ancora attaccare al seno.
    No perchè se qualcuno di voi si ricorda ancora com'era da piccoli... beh era abbastanza facile trovarsi a disagio in situazioni imposte da un adulto... perchè i bambini non sanno dire sempre di no. E se te lo chiede tua madre allora è quasi impossibile...
    E quindi questi bisogni irrinunciabili... sono irrinunciabili per la mamma o per il figlio? "

    Dov'è l'ingiuria, l'offesa? Non capisco. Mi sembra una onesta dissertazione sul caso. Poi uno può non essere d'accordo con quello che dice, ma non vedo dove siano gli estremi per una denuncia.
    Alessandra ha fatto una scelta forte, rispettabilissima ma forte, ovvero fare una cosa inusuale (o vogliamo dire che parlare a un microfono in una situazione pubblica mentre si allatta è una cosa che vediamo ogni giorno? O che allattare in pubblico una bambina di tre anni è una cosa a cui siamo tutti abituati?) e renderla più pubblica possibile: la sua pagina facebook ha più di 1900 iscritti, e per l'effetto moltiplicatore.... fai tu i conti.
    Dunque, quando si fa un gesto inusuale in pubblico, ci si deve aspettare che se ne discuta, anzi è auspicabile, altrimenti quel gesto dimostrativo perde completamente di significato. Saremmo una società ben lobotomizzata se non fossimo nemmeno capaci di accorgerci di un gesto provocatorio o anche solo inusuale.
    Alessandra è giustamente convinta che le parole e i gesti facciano cultura, per questo lo ha fatto, solo che si aspettava il plauso generale.
    Tempo fa pubblicai su facebook la foto della parlamentare europea Licia Ronzulli con la figlia di due mesi nella fascia, durante una votazione al parlamento di Strasburgo. Foto bellissima a mio parere, di quelle che bucano lo schermo, come si dice.... Bene, molti furono i commenti di mamme del tipo: "i bambini non sono pacchi, ma perchè con i soldi che guadagna non se ne sta a casa a fare la mamma, chissà come crescerà stressata quella bambina con una mamma che non è capace di donarle tutto il suo cuore". E la bambina aveva due mesi.
    Credo, ma questa è una mia supposizione, che quelle stesse che hanno fatto quei commenti applaudirebbero alla scelta di Alessandra di allattare la figlia di tre anni durante una presentazione pubblica del suo libro. Secondo te non è così? E la differenza dov'è, che se è per promuovere la super-mamma va bene, e se invece sei una donna che fa carriera politica allora non sei una buona madre?
    Per tornare al tema delle offese, ho trovato più offensivo che a Gekina sia stata data dell'isterica, della psicopatica e dell'anafettiva. Che parla così perchè ha tanto dolore dentro. Che ce l'ha con quelle che allattano perchè lei non ci è riuscita. Che sicuramente è tanto acida perchè si è separata. (Sono tutte frasi vere, scritte da Alessandra o dalle sue fans, senza mai una virgola di protesta di qualcuna).
    Non mi scandalizzo.
    Mi scandalizza invece di più che Alessandra & non solo ribadiscano il concetto "ogni mamma è libera di fare che vuole, ma perchè criticare chi segue il proprio cuore e il proprio istinto...?". Che è un modo mieloso per dire che ogni mamma che "è libera di fare quello che vuole" ha il cuore di pietra, e l'istinto lo ha buttato in un tombino.

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  35. ps. La seconda cosa mi scandalizza di più delle offese a Gekina perchè sono travestite da spirito libertario e buono. Nella sostanza sono pessime entrambe, of course

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  36. Marzia non è offensivo per te dire a una mamma che sta strumentalizzando la figlia?

    Quanto all'ultima tua insinuazione, che chi chiede di non essere giudicata perché segue il cuore e l'istinto lo faccia in malafede, non so che pensare. Scusami ma chi ha mai detto che quelle mamme che lasciano piangere il bimbo di pochi mesi, lottando con se stesse perché d'istinto lo vorrebbero consolare, hanno un cuore di pietra?

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  37. Annachiara, strumentalizzazione è una parola che non appartiene al mio vocabolario. E poi tutti strumentalizziamo un po', mica siamo delle anime pure senza macchia. La vita è fatta di chiari e di scuri, di ideali e di piccole meschinità, di amore e di incuria....basta non raccontarsela. Alessandra non ha chiesto il permesso a sua figlia, così come io non l'ho chiesto ai miei quando li vestivo e li facevo vivere in un modo che non era omologato, perchè questa era la mia vita e ritenevo giusto che assomigliaressero a me piuttosto che alla signora miss-perfettina della porta accanto. Li ho strumentalizzati?
    Ma comunque,come ho detto già, io personalmente non critico Alessandra perchè ha allattato la figlia alla conferenza e poi ha messo le foto su facebook. La critico perchè ha voluto fare un gesto dimostrativo e poi si è offesa perchè qualcuno l'ha criticata, dicendo di sentirsi lesa nella dignità e ingiuriata.
    O pensi che lei lo abbia fatto per un'altra ragione?

    Quanto all'ultima frase, io non faccio un'insinuazione. Semplicemente analizzo il senso delle parole: "perchè criticare chi segue il proprio cuore e il proprio istinto?" significa che chi critica non sta seguendo il proprio cuore. O peggio ancora significa, tu mi dici, che i cuori di tutte le mamme dicono le stesse cose. Solo che c'è chi lo segue 'sto cuore, e chi invece non lo ascolta.
    Beh insomma, mi urta che ci sia qualcuno che pretende di sapere quello che dice il mio cuore....
    Annachiara di mamme ce n'è di tutti i tipi. Di bambini pure.

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  38. 1. Non vedo perché se uno fa un gesto "inusuale" dovrebbe poi accettare in silenzio cattiverie gratuite.

    2. Sì, credo che certi istinti siano condivisi da tutte le mamme. Per esempio l'istinto di protezione della propria prole. No? La mamma che segue Tata Lucia... segue Tata Lucia, non il proprio cuore. Quello che ancora una volta risulta offensivo è che tu creda che chi dice che ha tutto il diritto di non seguirlo lo dica in malafede, sottointendendo che sbaglia. :-/

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  39. Eh no Annachiara, io non parlo di malafede, non mi affibbiare cose che non dico, e non sottintendo niente. Quello che mi fa andare la mosca al naso è che nella discussione ci sia sempre di mezzo questo ingombrante "cuore".
    Non mi fraintendere, non è che penso che il cuore non esista. Però c'è una cosa su cui tutti siamo concordi: dire che una cosa è fatta col cuore significa dare una valenza positiva a quella cosa (cosa su cui sarebbe molto interessante aprire una bella chiacchierata). Se ne deduce che contrapporre il cuore a qualcosa diventa già un giudizio.
    Come ho già detto anche ad Alessandra Bortolotti, io mi trovo sostanzialmente d'accordo con quello che lei scrive nel suo libro. Ma non penso affatto che chi segue il cosiddetto alto contatto stia sempre seguendo il proprio cuore. Sto con le mamme per lavoro e seguo i blog e i forum: la mia esperienza è che ci sono storie tragiche di allattamento per una sola ragione: il loro "cuore" diceva loro di non essere completamente fusionali con il bebè, ma erano convinte che fosse brutto e sbagliato.

    Per quanto riguarda la prima cosa che dici, dimmi quali sono le cattiverie. Mi sembra che il succo non sia molto diverso da quello di tanti libri di psicologia o puericultura. Si parla di dinamiche relazionali. Poi certo lo so, Gekina ha dei modi decisamente ruvidi e non ha peli sulla lingua.
    Non ti sembrano però offensive tutte quelle frasi che ti ho riportato ??? Ovvero "isterica, psicopatica e anafettiva. Che parla così perchè ha tanto dolore dentro. Che ce l'ha con quelle che allattano perchè lei non ci è riuscita. Che sicuramente è tanto acida perchè si è separata"

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  40. Scusa posso solo scrivere 2 righe, rispondo dopo, ma per capirci quelle frasi (offensive e gratuite) le ha scritte Alessandra? o le sue fan?

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  41. Entrambe. Le peggiori sono delle fans, ma non c'è stata una parola di protesta o ridimensionamento da parte sua, anzi. Non è la fine del mondo, era furiosa, evvabè succede.... però tirare sempre in ballo una possibile denuncia...mi pare troppo.
    Inoltre si è offesa perchè qualcuno ha detto che con quella lettera si è anche fatta pubblicità al libro. Poi però, a proposito di questo blog, ha scritto "e guarda caso tutte tre hanno scritto un libro".
    Va beh, lasciamo stare, polemica sterile. Ciao

    ps. Ma chi è la terza che ha scritto un libro? Mica lo so.....

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  42. Scusa il ritardo, sarò schematica:

    * non ho letto le frasi offensive di Alessandra, riesci a ritrovarle? altrimenti diventa un'altra accusa a vuoto (non penso si debba ritenere responsabile di quello che scrivono le sue fan)

    * Non vedi le cattiverie di Gekina? "onesta dissertazione"? Ti sembra onesto accusare una donna di mettere a disagio la figlia e di imporle di essere allattata? Quando nemmeno la conosce? Per me qui ha toccato il fondo, non critica le sue teorie, ma il suo modo di essere mamma, non si capisce con che intento, se di ferire lei o tutte le mamme che allattano oltre una certa data. Io sarò sensibile, che ne so, ma mi sono sentita offesa pure io che non c'entro nulla.

    * Non dici "in malafede", dici "disonesto", va bene.

    * "Dire che una cosa è fatta col cuore significa dare una valenza positiva a quella cosa": no, assolutamente. Non puoi decidere tu i significati delle frasi. Può voler dire ad esempio che si possono fare certe scelte con il cuore e altre con la ragione. Il giudizio negativo non c'è. O dovremmo sentirci giudicati ogni volta che qualcuno fa una scelta che non è la nostra?

    * Certo, il cuore dice cose diverse a ciascuno di noi, ma ci sono elementi condivisi, l'hai detto tu stessa. Di fatto i consigli della Tata erano rivolti a mettere a tacere l'istinto prevalente che porta a consolare il pupo che piange (e l'ha capito pure la conduttrice che faceva la faccina e diceva "certo lo so com'è complicato non tirar su un bambino che piange!"). Se poi una mamma non sente quell'istinto, nessuno la giudica, o almeno non lo fa la lettera della Bortolotti.

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  43. Le frasi di Alessandra sono in giro tra la sua pagina facebook e la pagina dedicata al libro. Scusa ma non ho il tempo di andare a ripescarle.

    Guarda, non sto cercando di convincerti che Gekina non è stata offensiva. La pensiamo diversamente.

    Hai ragione, non è scontato che una cosa fatta col cuore abbia una valenza positiva. Non so però se sia vero che nel comune sentire ci sia questa consapevolezza. Sarei ben lieta di sbagliarmi.
    Il cuore può fare commettere grossi errori e grossi soprusi, perchè quello che fai seguendo il tuo cuore può essere nefasto per l'altra persona, e a volte anche per sè stessi.
    Per questo è tanto importante potere ragionare.

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  44. E' pur vero che ci sono diversi filoni di pensiero...quello che è secondo me davvero necessario, è che ogni persona(madre o padre) riesca a sentire davvero quando il proprio figlio sta "soffrendo" oppure ha qualche disagio; smascheri i comportamenti che impediscono al figlio di esprimersi apertamente di modo che possa dire chiaro cosa c'è che non va.
    Non vedo contrapposizione tra Miller e Hillman...per lo meno per le premesse che hai fatto Marzia, Miller un po' la conosco, Hillman no...approfondirò.
    Sono curiosissima di leggere il tuo libro Marzia :-)
    Veramente avrei voluto leggere anche quello di Gekina , prima o poi....

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  45. Concordo Emy....
    Eh beh.....che aspetti a leggere il libro di Gekina? Io l'ho fatto e te lo consiglio assolutamente, l'ho consigliato anche ad Alessandra Bortolotti :-)

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  46. Marzia lasciati dire che tu sei un tesoro, un GIOIELLO di donna.

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  47. oh beh.... ti ringrazio, ma non credo di meritarmi tanto....

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  48. salve :)
    ho finito il libro della bortolotti. Reazionario, misogino, maschilista... vado avanti?
    Tutti i miei sospetti confermati... basta andare sulla pagina facebook dell'autrice per capire che manco nidi e materne vanno bene.
    I figli a casa, come le madri, a fare nutelle casalinghe...

    Quanto alle offese... guardate, vedere nel "dare la poppa" il massimo dfell'affetto e del calore umano è veramente ridicolo. Ci sono mille altri modi per dimostrare amore, calore a un bambino. Il che non vuol dire che non vada bene offrire il seno a bimbi di due...a ddirittura sette (c'è scritto nel libro della Bortolotti) anni.

    Quanto alla mia frecciatina sull'allatatmento plateale della BOrtolotti durante la pèresentazione del suo libro. Francamente io mio figlio alal presentazione del mio non ce lo porterei mai.
    Scusate ma dato che l'allattamento al seno protratto oltre i due anni è l'argomento principe del trattatello... beh potrò sospettare che in quel gesto più che amore materno c'è promozione editoriuale? E se anche di questo non si trattasse... posso esprimere un pubblico giudizio su pubbliche foto pubblicate in un pubblico socialnet? In una pagina di promozione di un libro che vuole dimostrare come "dare la poppa" non è viziare il proprio figlio?

    Poi... la signora Bortolotti ha pubblicamente minacciato la qui scrivente (mi ha ricordato che potrebbe denunciarmi e farmi passare ben sei mesi in galera).
    Ovviamente la qui commentante non ha fatto una piega. A farmi paura è ben altro. Counque a giorni pubblicherò la mia irirverente e caustica recensione.
    A differenze della cozza e del giro di bambinonaturale, IO I LIBRI LI LEGGO prima di comnentarli.

    Ah! Ultiisisma... il rimpianto della bortolotti - esperesso su un articolo pubblicato su genitori Channel - per i bei tempi gloriosi e andati della famiglia patriarcale.... ritorna pure nel libro. Quindi non si tratta di uno scivolone reazionario-nostalgico ma di una consapevole e cosciente visione della vita.
    Visione che vuole essere inculcata con la testa d'ariete della "scienza" e degli studi scientifici.
    Peccato che metà delle fonti della Bortolotti sono scientificamente irrilevanti se non ridicole. L'altra metà inesatte, false, parziali.

    Credo che farà bene a molte la mia recensione. Poi che ognuna si faccia l'opinione che vuole. Io la mia sulal Bortolotti me la sono fatat da mò... e temo che nessuno me la farà cambiare.

    Marzia, il tuo libro è un gioiello, tu pure. Per quanto sia contaria al parto in casa finanziato con pubblico danaro :P

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  49. Porca miseria, mi hai battuto sul tempo ! E' che nel frattempo mi sono messa a leggere "Mamma non farmi male" di Marina Valcarenghi, che per ora mi sembra molto bello.... e mi sono distratta ....

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  50. :)
    Vorrei solo dire una cosetta:
    la separazione mi ha reso felice. Un'altra donna.
    Mi sono liberata di un rapporto che non funzionava più e ora ho una vita davanti.
    Quindi a me sta cosa che le donne separate sono tutte tristi e acide un po' mi fa incazzare :)

    Sapeste quante donne conosco prigioniere di matrimoni infelici, impossibilitate a dire basta per problemi economici e di figli.
    E che si rifugiano nei figli... e chi ha orecchie per intendere intenda :)

    Counque per amore di verità copio e incollo le due frasi incriminate... quelel che offenderebbero la signora Bortolotti, intenta a somministrare poppa e coccole durante la presentazione pubblica del suo libro:

    "Esporre la figlia di tre anni attaccata al seno durante la presentazione del libro... dalla faccia della piccola non si capisce se i bisogni irrinunciabili siano quelli della pupa o della mamma."

    Direi che la domanda non è affatto cattiva... quante donne impongono la tetta, il lettone, la fascia...a dei bambini che non ne vogliono sapere? Sulla pagina della Bortolotti c'è una mamam disperata perchè la bimba non ne vuole sapere del lettone... se non avesse letto il libro della Bortolotti non sarebbe affatto un problema :)

    Seconda frase:
    "mah guardi... la foto che la ritrae con un microfono in mano e la figlia attaccato al seno... francamente la trovo assurda. E non tanto per il seno, il gesto... ma perchè a una conferenza io mio figlio non ce lo porto. E' un bambino, si annoia! Non trovo nulla di bello in una persona che espone il figlio e un gesto come se fosse una bandiera. Questo è un esepio di alto contatto che fa più male che bene"

    Traduco: la Bortolotti presenta un libro che decanta i benefici dell'allatatmento oltre i due anni di età.
    Alla presentazione del libro porta le fuiglie e allatta davanti al pubblico la più piccola.
    Domanda: vi sembra un gesto spontaneo? Risposta: non lo so... ma posso dubitare della cosa?

    Altra domanda alle mamme... s eun metodo non esiste per tirare su i figli, se vale il principio di unicità di ogni singolo bambino.... come la mettiamo con il dogma Bortolottiano della Fisiologia come disciplina che ci spiega ciò che è normale e natuirale (notare... NORMALE)?

    Chiaramente per la bortolotti è normale e naturale allattare il figlio a richiesta, giorno e notte, sistemarlo in una fascia, farlo dormire con i genitoiri nel lettone....

    Allora che ne facciamo di quei bambini che:
    a) a 4 mesi mettono su i denti e iniziano a mozzicarti il capezzolo? La mamma deve continuare ad allattare pregando che il pupo non chiuda la tagliola? Non parlo per esperiena personale ma per racconto di mamma... pubblicato su un famoso forum naturale... la poveraccia (incitata dalle forumine) continua ad alaltatre il figlio e abeccarsi i mozzichi. E chi ha allattato (io pure... guarda un po'!) e conosce i mozzichi di dentino sa di che dolore parlo....
    b)Non vogliono dormire nel lettone. Esistono esistono... si addormentano in passeggino, in braccio... ma nel lettone no! Troppo grande, poco contenitivo...
    c) Non ne vogliono sapere della fascia. Si sentono costretti... esistono, esistono. Il figlio di una mia amica. A due mesi nella fascia non ci voleva stare...

    Ora io personalmente ho allattato fino a 8 mesi il pupo, dorme nel lettone con me ogni tanto, si addormenta in braccio mentre gli canto le ninne (lo faccio da tre anni con grande e viva soddisfazione, mi piace... A ME, e non ci faccio un trattato di puericultura). E ho chiesto la separazione con gioia e soddisfazione.

    Scusa marzia lo sfogo, ma di questo pollaio anni 50 ne ho veramente piene le scatole. Sembra di sentire donne uscite da un romanzo dell'800. Anzi no, nell'800 esisteva Anna Karenina...

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  51. Allora aspetto con ansia la recensione :-)

    http://www.youtube.com/watch?v=6XkyCfiFG3I&NR=1

    "Per lei le donne devono avere gli stessi diritti degli uomini o devono essere inferiori?"
    "Un pochettino inferiori, ma non un gran distacco"...

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  52. :) pubblicata maia... spriamo di non finire in galera :)

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  53. Posso dire che Alla presentazione del libro della Brtolotti io c'ero, il posto era molto carino, c'erano bambini ovunque, c'era molto posto per giocare, tanto che ho pensato che in fondo i bimbi li avrei potuti portare se non avessero avuto altri impegni.
    Non era una conferenza nel rigido senso del termine :-)
    E il momento in cui sua figlia le ha chiesto di poppare è stato così spontaneo che nessuno poi ci ha fatto tanto caso...cioè la bimba aveva bisogno della mamma in quel momento e della sua vicinanza, la mamma poteva conciliare le due cose? si....basta, finita li...è triste che debba fare scena una cosa del genere, dovrebbe essere normale amministrazione se possibile.
    Il libro lo sto leggendo e non ne sono entusiasta, però alla conferenza, come persona mi è piaciuta molto, per quel poco che ho potuto osservare.

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  54. grazie emy. Resta il fatto che l'attimo di intimità è stato fotografato e pubblicato in una pagina facebook che pubblicizza il suo libro.

    Già il suo libro. Non ne sei entusiasta? Io ho pubblicato la mia personale recensione. Ho toccato solo alcuni punti dei mille che potevo smontare. Ma il post sarebbe stato troppo lungo.

    Comunque, io quando coccolo mio figlio lo faccio perchè mi va, perchè gli voglio bene. E non per aumentare la sua autostia e tenerlo lontano da droghe e alcool.

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  55. Strada facendo abbiamo perso qualche concetto. I gesti dimostrativi a favore di una causa sono un'ottima strategia, per cui se sei persuaso della bontà di allattare come gesto consolatorio finché il bambino non smette spontaneamente, è naturale farlo in pubblico. Ancora più ovvio usare quell'immagine per rafforzare il messaggio. Così come chi trova normale che i figli si inseriscano nella vita pubblica li porta ai cortei o alle manifestazioni. Le pagine web dei quotidiani sono pieni di foto di famigliole in piazza a manifestare. E in parecchi forum di mamme ho letto feroci commenti su questi genitori - sventurati, indottrinate i bambini. La politica è una questione da adulti. Questi genitori non si sono mai sognati di querelare i quotidiani. Il punto, per me, non è che la dottoressa abbia allattato la figlia di tre anni in pubblico e abbia postato la foto su fb. E' un gesto legittimo per chi teorizza l'allattamento ad oltranza. E' come gridare al mondo "si può fare". Ma ogni gesto pubblico ha delle conseguenze ed è questo il punto che sfugge alla psicologa e alle sue fan. Ogni gesto pubblico è foriero di critica e non si può minacciare di portare gli eventuali critici in tribunale.
    Piaccia o no, in questo paese è considerato inusuale (per me è addirittura dannoso) allattare un treenne. Postarne l'immagine non poteva non scatenare qualche polemica. Chi si offende non comprende la potenza dei gesti simbolici.
    Per altro, tutte le risposte seguite a chi criticava la foto sono piene di ingiurie e queste sì sono passibili di querela. Psicoanalizzare le persone su una pagina fb è un reato (lo ha detto il mio avvocato); insinuare possibili malattie mentali è un reato. Quindi le fan e la dotteressa è il casi si diano una calmata.
    barbara

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  56. Barbara, non potevi dirlo meglio.
    I gesti dimostrativi vogliono scatenare il dibattito, insensato aspettarsi solo approvazione.
    Mi colpisce molto, come ho già detto, il confronto con la polemica scatenata quando pubblicai su facebook la foto della parlamentare europea Licia Ronzulli con la figlia di due mesi nella fascia, durante una votazione al parlamento di Strasburgo. Mi colpisce il fatto che il tono dei commenti che criticavano il gesto della Ronzulli era simile a quello usato per approvare il gesto della Bortolotti (ben più forte, visto che la bimba nella fascia era una neonata di due mesi, che ben più "naturalmente" stava in simbiosi con la mamma). "Chissà come crescerà stressata quella bambina con una mamma che non è capace di donarle tutto il suo cuore".
    Come a dire che se è per promuovere l'immagine di una mamma "anima e core" va bene, e se invece sei una donna che fa carriera politica allora no.

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  57. barbara è acuta come l'ago di una siringa :)
    Counque non per buttarla sul perosnale... ma la piega che sta prendendo la pagina del libro della Bortolotti dovrebeb far riflettere.
    Si fa un gran discutere di legge bavagio no?

    Allora, premettendo che io il libro l'ho letto e che l'autrice termina con:
    "Per dare la possibilità a tutti i lettori di scambiare opinioni personali su quanto espresso in questo libro ho creato una pagina su facebook intitolata come questo libro. Siete tutti invitati!"

    Orbene, passeggiando su facebook cosa mi trovo? Che giorni fa lo status della Bortolotti aggiornava e integrava il codice penale:

    "Commette il reato di ingiuria (art. 594 c.p.) chi offende l'onore o il decoro di una persona presente, ed è punito con la reclusione fino a sei mesi o con la multa fino a € 516,46.
    Se l'offesa consiste nell'attribuzione di un fatto determinato, la pena è della reclusione fino a due anni, ovvero della multa fino a euro2065.
    Se l'offesa è recata col mezzo della stampa o con qualsiasi altro mezzo di ...pubblicità, ovvero in atto pubblico, la pena è della reclusione da sei mesi a tre anni o della multa non inferiore ad euro 516.
    La Corte di Cassazione con ordinanza n. 6591 8 maggio 2002 ha stabilito che la competenza territoriale va individuata nel foro dove risiede la persona che si sente offesa dalle affermazioni contenute su pagine web.See More
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    e continua...

    "E se poi prende il vizio?
    Questa pagina si impegna a tenere ben presente quanto sopra come esempio di possibilità di RISPETTO e di occasione di dialoghi costruttivi con l'autrice a partire dai temi espressi nel libro anche se non condivisi. Purtroppo sul web non esiste controllo e chiunque, senza competenza alcuna, può diffamare e commettere il reato di cui sopra. Visto il successo che sta avendo questo libro, ciò è accaduto anche nei confronti suoi e della moralità della sua autrice. Invito tutti coloro che inseriscono post su questa pagina a dare un esempio di PACE e comunicazione NON violenta.
    14 hours ago · LikeUnlike · 16 people"

    A cinque persone piace!
    Ora la dottoressa in questione scrive una sequela di bestialità, sull'epidurale pure...
    Spero a questo punto di finire davanti a un giudice. Perchè se nessuno nega a chichessia di pubblicare libri fantasy o di qalsiasi altro genere, allora che nessuno osi negare il diritto di parola ed espressione ed opinione di un libero cittadino.
    E che non nasconda dietro il reato di offesa all'onore o al decoro.

    SUll'europarlamentare con la fascia. Bene ha fatto a presentarsi... ma percarità, che non salti in mente a qualcuno di farmi andare a lavoro con il pupo nella fascia. Vorrei poter continuare a lavorare fuori casa e a vivere la mia vita privata tra le mura domestiche! O in altri luoghi che non siano le pareti del mio studio....

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  58. Personalmente ho apprezzato il gesto della Ronzulli, che ha reso mediaticamente visibile il problema della conciliazione tra famiglia e lavoro.

    Rimango basita dal fatto che la dr. Bortolotti continui a postare informazioni sul reato d'ingiuria, la trovo una reazione spropositata.

    Non riesco a vedere un reato di "ingiuria riguardo la moralità della persona" nella critica di strumentalizzazione della figlia per fare pubblicità al suo libro.
    Quanti genitori mandano i figli ai casting e guadagnano con la loro immagine? Sono sempre molto criticati, ma non mi risulta che facciano denunce a destra e a manca: non vivrebbero più.

    Invece penso un'altra cosa: so che da parte di qualche psichiatra esiste una posizione riguardo l'allattamento prolungato per cui si tratterebbe di una forma di abuso sessuale da parte della madre, che tratta il figlio come un prolungamento di sè e ne ritarda lo sviluppo psicoemotivo (una forma di iperaccudimento incasellata come maltrattamento, quindi).
    Mi viene da pensare che la dr. Bortolotti sia al corrente di queste prese di posizione, e che per questo sia così sul chi vive verso chiunque esprima delle critiche riguardo il suo gesto. Tuttavia, noto come sia opinione corrente da parte di molti che l'allattamento prolungato fino a 3-4-5-6 anni non sia un gesto "sano" per il bambino, e quando qualcuno afferma di allattare così a lungo, piovono sempre critiche. Ma sono pur sempre critiche, non accuse alla "moralità" del genitore.

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  59. Uffa, mi stavo godendo finalmente un colloquio pacifico e rispettoso ma vedo che anche qui ad un certo punto si degenera...e io sono troppo sensibile alla "violenza verbale". Ma questo blog mi piace da morire. Che brava persona devi essere Marzia. Mi piace!!! daniela

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  60. Scusate risulto anonimo perchè è la prima volta che scrivo in un blog e non ci capisco molto. daniela

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  61. Alla fine mi son fatta coragio e mi sono letta tutti i 61 commenti. Gekina l'avevo letta già in altri blog e non mi aveva fatto una bella impressione, forse era proprio sul blog della Bortolotti; troppo aggressiva per i miei "gusti"; invece qui l'ho trovata in una versione più soft tanto che ho compreso meglio il suo punto di vista e mi è piaciuto. Dopo questa overdose di post mi viene da pensare che in questa "diatriba" davvero la più accanita sia la Dr. Alessandra Bortolotti. Io sono dell'idea che si debba dare spazio al pensiero di tutti, senza ogni volta prenderla sul personale; a meno che quando si esprime il proprio pensiero non si sia solamente alla ricerca della totale approvazione altrui, cosa peraltro impossibile. Ancora complimenti Marzia. daniela

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  62. Daniela, benvenuta nel blog e grazie dei tuoi commenti.
    Era un po' che non parlavo della Bortolotti. L'approvazione fa sempre piacere e il peccato di vanità lo commettiamo quasi tutti. Dunque la disapprovazione ci punge nell'amor proprio, capisco. Ma, dico io, un po' di self-control!!!
    Adesso è arrivata a scrivere nella sua pagina facebook che cancellerà i commenti che ritiene ingiuriosi....Vabbè.
    A presto, ciao

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