lunedì 24 novembre 2014

Evviva i NAS

i pediatri in questione

di Marzia Bisognin

Insomma, servirà a instillare qualche dubbio?
Basterà l'arresto di 12 pediatri, di cui due primari, per prendere con le molle le varie "signora lei non ha abbastanza latte, il suo latte è poco nutriente, il suo bambino non cresce abbastanza, diamogli l'aggiunta, non si intestardisca con l'allattamento, non metta a repentaglio la salute di suo figlio, non vede che non ha latte?"....? 
Servirà a qualcosa? Probabilmente sì, a qualcosa servirà, ma a cosa? 
Potrebbe servire a esercitare la nobile arte del dubbio, che al non prendere le parole degli "esperti" come oro colato affianca la fiducia nelle proprie capacità e la ricerca di un proprio punto di vista attraverso la conoscenza di altri punti di vista. E questo sarebbe un ottimo risultato.
Potrebbe servire a scalzare l'idea che allattamento al seno o con latte di formula sono equivalenti, che uno vale l'altro. Potrebbe servire a promuovere l'idea che l'allattamento al seno è la norma biologica. Che il latte la mamma ce l'ha, è suo e del suo bambino, e che spezzare questa catena intenzionalmente, per scopi personali, è grave. Tanto grave che si può essere arrestati. E questo sarebbe un ottimo risultato.
Potrebbe servire a diffondere ulteriormente una totale sfiducia nella classe medica, perchè "tanto sono tutti uguali", idea già molto radicata in certi ambienti. E questo sarebbe invece un pessimo risultato.
Si è sempre saputo che tanti pediatri spingono alla grande sul latte di formula. Che lo facciano per un viaggio a Berlino in hotel di lusso o uno smartphone è però tragicamente avvilente.
Dobbiamo augurarci che i tanti medici che lavorano con coscienza, quelli per cui il giuramento di Ippocrate non è una formula vuota, si impegnino a smascherare i colleghi, a non coprirli con omertà di categoria, o con il lasciar correre "perchè tanto è sempre successo". Questo sì che sarebbe un grande risultato.

Nessun commento:

Posta un commento