venerdì 2 gennaio 2015

Non è che poi si abitua?


di Marzia Bisognin

Ma se lo tengo sempre in braccio...poi si abitua?
Questo è un classico tarlo della neomamma alle prese con bebè di pochi giorni, arrivato come tutti i bebè senza istruzioni per l'uso.  Tarlo spesso mantenuto ben in salute da nonne, amiche e amici sapientoni.
foto di Martin Pilote

Partiamo dal fatto che alla nascita noi abbiamo già delle abitudini, perchè per nove mesi siamo stati trasportati, cullati, massaggiati e soddisfatti in tutti i nostri bisogni. Nasciamo insomma con una lunga storia alle nostre spalle, e con un cervello funzionante che ricorda quell'esperienza. 

Dunque no, il neonato non si abitua ad essere tenuto in braccio, perchè è già abituato.
Certo, dopo la nascita dobbiamo imparare ad adattarci a un mondo completamente nuovo, fatto di aria che entra nei polmoni, grandi spazi, luce forte, temperatura instabile, stimolo della fame, pancia da riempire, autonomia da conquistare.  E impariamo molto in fretta, perchè tutto si può dire di noi umani, tranne che non siamo intelligenti e adattabili. Però insomma, dateci il tempo....!

E poi ricordiamoci che siamo pur sempre mammiferi. I cuccioli di gorilla (che condividono il 97% dei nostri geni) stanno aggrappati alla mamma a lungo, e di certo tutti quei peli rendono la mamma facilmente prensile.
Ma noi non siamo gorilla, e l'aver perso i peli non è l'unica complicazione che abbiamo.
A un certo punto della nostra storia evolutiva ci siamo messi in posizione eretta. Questo ha cambiato la nostra struttura scheletrica e progressivamente si è ridotto il bacino, e si è ristretto il canale osseo del parto. In breve siamo anche diventati sempre più capiscioni, e ci è raddoppiato il cervello. 
In pratica teste sempre più grosse dovevano passare attraverso canali sempre più stretti.
Come risolvere il problema? Ecco la soluzione che abbiamo escogitato: nascere prima che lo sviluppo sia completato. Nasciamo insomma prematuramente, con il cranio che ancora si deve consolidare, senza denti, e incapaci di muoverci autonomamente. Più vulnerabili e incapaci dei gorillini.
Per questo abbiamo bisogno di completare il nostro sviluppo il più possibile a contatto con quel corpo adulto che garantisce la nostra soppravvivenza e il soddisfacimento dei nostri bisogni.  Abbiamo gli stessi bisogni dei cuccioli di gorilla, ma di più.
Dunque essere tenuti in braccio è un bisogno primario, non una pericolosa abitudine. Ok?








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