martedì 15 settembre 2015

Impressioni di settembre

 
Ieri sera abbiamo organizzato una serata per parlare di nascita, in una bellissima location dal nome suggestivo: Gabbia del leone.
Tra gli altri, c'erano una coppia di guerrieri gioiosi, una madre in attesa delicata come la rugiada, un'altra nella pienezza della maturazione, un'altra ancora molto riflessiva e per la prima volta dall'altra parte dello specchio. E c'erano uomini, padri, colmi della vicinanza con il mistero della vita che si compie.
La donna rugiada è inglese, e il suo compagno ha detto che a lei piacerebbe partorire in Inghilterra, perchè pensa che in quel momento desidererà essere immersa nella sua lingua madre. Mi è sembrato un pensiero profondissimo.
La procreazione è un tempo lungo, ci mette tanti mesi per compiersi, e la nascita è sempre straordinaria. Non è un evento paradisiaco nè zuccheroso, non è una sinfonia di violini con cascata di petali di pesco. La sua assoluta bellezza sta tutta nel contenuto intrinseco di verità, di cruda realtà. Sta nelle sue ombre, nelle sue imperfezioni, nei suoi controtempi. Sta nella lunga gestazione che richiede, nella speranza, nei sogni, nel desiderio, nella paura, nel navigare a vista.
Così... pensieri in libertà. Dopo tanto tempo che non scrivo, riparto da qui.

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