martedì 5 giugno 2012

Eugene e Maude

Quando Eugene Smith decise di fare un reportage sulle levatrici, si orientò verso la Carolina del Sud.
Si documentò in maniera meticolosa. Studiò i rapporti del distretto sanitario che provavano il ruolo essenziale, sia a livello medico che sociale, svolto dalle levatrici in seno alla comunità nera della regione, la più povera e priva di mezzi. Per capire la professione, studiò i manuali d’istruzione destinati alle levatrici e cercò di prendere dimestichezza con le cure prestate ai neonati. Infine, nel 1951, si recò nella Carolina del Sud per cercare la sua levatrice ideale, quella da seguire per realizzare il suo reportage.
La trovò in Maude Callen, una donna dal corpo solido e lo sguardo attento e buono. La seguì nel suo lavoro, la osservò, la fotografò, parlò a lungo con lei e annotò su un taccuino le condizioni in cui esercitava il suo mestiere. Condizioni segnate dalla povertà e dal razzismo.
Le foto sono magnifiche, e parlano a chi le sa guardare.
Il reportage fu pubblicato su Life il 3 dicembre 1951 ed ebbe uno straordinario successo. La conseguenza fu una raccolta di fondi per la costruzione dell’ospedale che Maude aveva sempre sognato, e che fu da lei inaugurato nell’aprile 1953.



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