foto di Massimo Stragapede
Piera Maghella, dopo dieci di anni di permanenza in Inghilterra, aveva fondato nel 1985 il Movimento Italiano Parto Attivo (Mipa) espressione italiana dell'Active Birth Movement, nato negli anni '70 a Londra.
E dunque, all'inizio degli anni 90 il Mipa organizzò dei corsi
di formazione per doule, alcuni anche con la presenza di Marshall e Phyllis Klaus.
L’iniziativa venne però molto, ma proprio molto, osteggiata dagli organi istituzionali delle
ostetriche, così il Mipa decise di concentrarsi solo sull'educazione
perinatale, continuando a fare quello che aveva sempre fatto e che fa tuttora, ovvero formare
operatrici e operatori consapevoli che il percorso nascita è un evento
che coinvolge profondamente il corpo, le relazioni e la cultura nel
quale avviene. I corsi, tematici ed esperienziali, comprendono
lavoro corporeo, acquaticità, metodologia per la conduzione di gruppi di accompagnamento alla nascita, allattamento, sostegno nel
dopo parto e fino al primo anno di vita del bambino.
Nel 2000 un giovane padre umbro, che di mestiere costruiva progetti europei, aveva appena vissuto la bella avventura della nascita a casa della figlia, in Olanda. Sull'onda di questa esperienza, propose a Marina Toschi, consigliera per le Pari Opportunità della Regione
Umbria, di presentare alla Comunità Europea un progetto per la
formazione di personale in grado di assistere il percorso nascita a
domicilio.
Marina è ginecologa, battagliera infuocata e generosa. Si appassionò al progetto, e con lei molte altre.
Fu così che l’Assessorato alla Sanità della Regione Umbria
presentò H.O.M.E. (Home Obstetrical Mothercare Experiences) insieme
a Inghilterra, Grecia e Romania, che fu approvato dalla Commissione Leonardo da Vinci della
Comunità Europea.
Durato 18 mesi, il progetto si è svolto con la
collaborazione, tra gli altri, della Scuola Elementale di Arte Ostetricia di Verena Schmid e del Mipa di Piera Maghella.
H.O.M.E. mise a punto un modello formativo a livello europeo per la formazione di un'ostetrica capace di assistere a domicilio tutto il percorso nascita, e di una figura professionale chiamata Mother Assistent con competenze non sanitarie , ma sociali e relazionali, volte a rinforzare la donna e l'operato dell'ostetrica, dando il sostegno necessario a mettere in atto tutte le competenze di madre, specie nel periodo del puerperio in cui la donna si sente particolarmente sola e non sempre ha punti di riferimento.
Il gruppo di lavoro decise di cambiare la definizione di questa figura da “Doula” a “Mother Assistent” perché le donne greche coinvolte spiegarono che il significato di Doula per loro ha un significato molto dispregiativo e inacettabile: serva o schiava.
Il progetto si concluse con un bellissimo convegno e il primo corso di formazione, che nel 2003 fu realizzato a Perugia, dal quale uscirono 15 Mother Assistent. Altri comuni erano interessati alla realizzazione del medesimo percorso formativo, ma furono bloccati e minacciati dai collegi delle ostetriche. Così l’esperienza non venne ripetuta, né a Perugia né altrove.
H.O.M.E. mise a punto un modello formativo a livello europeo per la formazione di un'ostetrica capace di assistere a domicilio tutto il percorso nascita, e di una figura professionale chiamata Mother Assistent con competenze non sanitarie , ma sociali e relazionali, volte a rinforzare la donna e l'operato dell'ostetrica, dando il sostegno necessario a mettere in atto tutte le competenze di madre, specie nel periodo del puerperio in cui la donna si sente particolarmente sola e non sempre ha punti di riferimento.
Il gruppo di lavoro decise di cambiare la definizione di questa figura da “Doula” a “Mother Assistent” perché le donne greche coinvolte spiegarono che il significato di Doula per loro ha un significato molto dispregiativo e inacettabile: serva o schiava.
Il progetto si concluse con un bellissimo convegno e il primo corso di formazione, che nel 2003 fu realizzato a Perugia, dal quale uscirono 15 Mother Assistent. Altri comuni erano interessati alla realizzazione del medesimo percorso formativo, ma furono bloccati e minacciati dai collegi delle ostetriche. Così l’esperienza non venne ripetuta, né a Perugia né altrove.
Alcune delle Mother Assistent che hanno frequentato quel corso hanno fondato l'associazione A.M.A. che tuttora è molto attiva nella provincia di Perugia.
Alla prossima puntata !
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